Il direttore sportivo rossoblu ha parlato in occasione della eccezionale conferenza stampa indetta giovedì: “Oggi si sminuisce questa campagna acquisti. Monaco è uno dei difensori più forti della B, mentre Greco è un profilo importantissimo. Sugli svincolati…”
Tempo di bilanci sulla sessione estiva di mercato del Cosenza. Il direttore sportivo rossoblu Stefano Trinchera, in occasione della eccezionale conferenza stampa, invita alla compattezza di tutto l’ambiente: “Oggi si sminuisce questa campagna acquisti. Mi dispiace che si crei un clima surreale e ostile quando dovremmo difendere ciò che insieme abbiamo realizzato. La Serie B è un grande patrimonio per noi. Ogni domenica dobbiamo difendere la categoria e non possiamo farlo senza l’entusiasmo della gente”.
Il tempo sarà galantuomo, il dirigente leccese tiene a precisarlo: “Qui sono arrivati giocatori sconosciuti che nel tempo hanno trovato continuità. Prima di essere criticato, vediamo i risultati in campo. Sono orgoglioso di stare a Cosenza, bisogna stare compatti altrimenti non andiamo da nessuna parte. Quando sono arrivato a Cosenza, ho fatto la stessa considerazione che feci a Francavilla: “Qui c’è un progetto a lungo termine”.
Focus su alcuni nuovi arrivati: “Monaco è uno dei difensori più forti della B. Greco era un profilo che mancava all’interno di questa squadra. Portarlo alla fine è stato importante a livello finanziario. A Milano tutti mi facevano i complimenti per Machach, mentre Perinetti mi ha detto che Lazaar voleva portarlo a gennaio al Genoa”. Poi, su Moreo: “Lo abbiamo preso svincolato. C’era un accordo iniziale col procuratore di mandarlo in Serie C. Strada facendo ho preferito che facesse il ritiro con noi per far vedere all’allenatore le sue qualità, poi abbiamo visto che era indietro di condizione e abbiamo preferito mandarlo in prestito. Oggi poteva tornare comodo, ma non è pronto per fare la Serie B”.
Considerazioni finali sugli svincolati: “Cocco non è un nostro obiettivo, mi è stato proposto dal procuratore ma non rientra nei nostri radar. Il procuratore di Paulinho mi aveva detto che voleva smettere, mentre Mchedlidze ha declinato l’invito quando abbiamo mostrato interesse”.