La squadra di Braglia gestisce il gioco con tranquillità impensierendo spesso e volentieri gli avversari, apparsi in difficoltà e poco propositivi. Di Sciaudone il fallo che ha causato l’episodio fin qui decisivo
Finisce il primo tempo al “Marulla”: il parziale di Cosenza-Pescara è 0-1. Prova convincente da parte del Cosenza, che ha gestito il match con tranquillità e determinazione. La prima vera occasione arriva all’11’, con un’iniziativa personale di Franck Kanouté che in progressione verticale supera tre/quattro avversari e arriva al tiro dal limite dell’area. Fiorillo, però, è abile a distendersi e a mandare il pallone in angolo.
Il Pescara sembra soffrire la caparbietà dei giocatori rossoblu, i quali macinano gioco sulle fasce riuscendo spesso a rendersi pericolosi. Al 20′, dunque, altra chance per i padroni di casa: cross di Sciaudone dal versante destro, il pallone arriva sui piedi di Bàez pronto subito a rimettere in mezzo per Pierini, il quale però viene braccato dai difensori avversari.
La svolta della partita arriva alla mezzora, clamorosamente in favore del Pescara: l’arbitro vede un dubbio contatto in area tra Sciaudone e Di Grazia e decide di fischiare il calcio di rigore. Dal dischetto va Tumminello, il quale realizza freddamente la rete del vantaggio.
Il Cosenza non si arrende e continua a manovrare in avanti, rischiando al 36′ di trovare il pari: traversone di Lazaar dai trentacinque metri, il pallone arriva in area ma Bruccini non riesce per poco a intercettare il pallone in porta. La prima frazione si conclude con il Cosenza in avanti, fermato solo dal muro difensivo del Pescara.