La classifica non premia Corsi e compagni: i numeri obbligano la squadra a dare il massimo nelle prossime tre partite prima della sosta. Due scontri diretti al Marulla e in mezzo la trasferta di Frosinone: l’esperienza di Braglia continua a rappresentare la garanzia necessaria per uscire dalla crisi
Inizio in salita per la squadra di Braglia che ha raccolto un solo punto in quattro partite. Vista dalla parte del tifoso, nulla di nuovo: la sofferenza iniziale del Cosenza è identica a quella della passata stagione, per cui serve pazienza e soprattutto stare vicini alla squadra in questo momento di difficoltà. E la prima risposta da parte del popolo rossoblu dovrebbe arrivare già martedì sera, quando al Marulla (fischio d’inizio alle ore 21) si giocherà la partita con il Livorno presumibilmente una delle squadre con le quali ci si giocherà la salvezza. Per cui uno scontro diretto.
Al di là della passione, il calcio vive anche di numeri che, per quanto asettici e indigesti, rappresentano la fotografia di una squadra. E quella del Cosenza non è certamente delle migliori, nonostante fin qui, sul campo, Corsi e compagni avrebbero meritato qualche punto in più. Ma non si vive di rimpianti, bisogna guardare in faccia la realtà. Ecco che le prossime tre partite, prima della sosta, daranno inevitabilmente qualche risposta in più: due volte al Marulla con Livorno e Venezia in mezzo alla trasferta di Frosinone.
La squadra ormai è questa e non ci sono più alibi per nessuno: la caccia al colpevole non aiuta. Puntare l’indice contro Guarascio e Trinchera non significa sollevare da ogni responsabilità Braglia, perché il tecnico, a giudizio di tutti, adesso ha un organico dal quale può attingere con una scelta molto ampia nonostante la costruzione dello stesso sia avvenuta con eccessivo ritardo. Adesso il Cosenza deve uscire da una situazione complicata per cui ha bisogno di certezze, sia nella scelta del modulo sia nella scelta degli uomini.
In attesa che tutti i calciatori in organico raggiungano una condizione accettabile (e in questo senso la sosta aiuta), bisogna puntare su quelli che danno più garanzie. E magari accantonare, al momento, situazioni tattiche che richiedono più applicazione, più tempo per memorizzare e assimilare movimenti. Un lavoro specifico che una squadra di calcio normale generalmente fa durante il ritiro pre campionato ma a San Giovanni in Fiore sappiamo com’è andata…
Si è sempre detto che Braglia rappresenta la garanzia per questo Cosenza. Ecco che è arrivato il momento di applicarla questa garanzia, perché un allenatore con la sua esperienza sa dove e come intervenire. Occorre fare punti, in qualunque modo. Martedì sera il Livorno, sabato 28 settembre (ore 15) la trasferta di Frosinone e la settimana successiva, sabato 5 ottobre, di nuovo al Marulla con il Venezia (sempre alle ore 15). Cercare di portare il massimo per poi spingere al massimo durante la sosta in modo da tracciare la rotta giusta per arrivare al traguardo della salvezza. Prima possibile.
