Il presidente del Brescia a gamba testa sul calcio: “Lo vietano i tifosi, non la federazione. Prima la vita. Ci sono ultrà che portano ossigeno agli ospedali, altri che piangono i loro cari, altri intubati… Chi vuole che si giochi, è gente peggio del virus…”
Massimo Cellino, presidente del Brescia, parla a ruota libera in una intervista pubblicata sul Corriere dello Sport, oggi in edicola. A cominciare dalla discussione in atto sulla ripresa del campionato, fermo causa l’emergenza legata al Coronavirus. Ed è subito una entrata a gamba tesa. “Non bisogna pensare a quando si ricomincia, ma se si sopravvive. E se parliamo di calcio, tutto deve essere spostato alla prossima stagione. Realismo, signori. Questa è la peste. E poi avete letto o no il comunicato dei tifosi della Lombardia?”.
Diretto come sempre, Cellino si mette dalla parte dei tifosi. “Non vogliono che si riparta. Lo vietano loro, non la federazione. Prima la vita. La vita, cazzo. Ci sono ultrà che portano l’ossigeno agli ospedali, altri che piangono i loro morti, altri ancora intubati. Non si può più giocare quest’anno. Si pensi al prossimo. Qualcuno non si rende ancora conto di quello che sta accadendo, e quel qualcuno è peggio del virus”.
Cellino non fa un mistero sui “qualcuno” che ritiene peggio del Covid-19. Ecco, sempre a proposito di campionato, cosa ha detto al giornalista Zazzaroni. “Ma quale ripresa, ma quale stagione da concludere, io penso all’anno prossimo, solo a quello. La coppa, lo scudetto… Lotito lo vuole, se lo prenda. È convinto di avere una squadra imbattibile, lasciamogli questa idea”.