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Processo Bergamini, Anselmo: “Udienza che ha fatto luce su tante inquietudini e ha contribuito a crearne altre”

Il legale della famiglia del centrocampista rossoblu al termine dell’udienza ha dichiarato: “Circostanze estremamente inquietanti”

Sono tante le contraddizioni emerse nel corso della diciattesima udienza del processo sull’omicidio di Denis Bergamini. Dopo aver ascoltato i medici Michele De Marco ed Antonio Raimondi e il maresciallo Carbone sono emersi molti dubbi sull’ispezione cadaverica. Il presidente della Corte d’assise, Paola Lucente, ha dunque deciso di convocare d’urgenza l’ex pm di Castrovillari Ottavio Abbateha che ha dichiarato: “Il verbale dell’ispezione esterna del corpo di Bergamini non é falso. Ciò che posso dire é che l’attività ispettiva é stata eseguita regolarmente”.

L’avvocato della famiglia Bergamini, Fabio Anselmo, al termine dell’udienza ha definito “imbarazzante” la deposizione dell’ex Procuratore Abbate. Queste le parole del legale ferrarese. “Partiamo da un primo elemento veloce: il politraumatismo non esiste. Il dottor Abbate non si sa spiegare il perché di questo grave errore. La sua deposizione è quella del “non mi so spiegare”. Non si sa spiegare perché il dottor Raimondi e il maresciallo Carbone affermino coerentemente entrambi che nessuno si è avvicinato e ha toccato la salma di Denis Bergamini, che era vestita all’obitorio al momento in cui veniva effettuata la presunta ispezione cadaverica.

Anselmo ha poi aggiunto: “Non si sa spiegare perché quel verbale non sia firmato proprio da colui che era il destinatario di quel verbale cioè colui che doveva eseguire quell’incarico delicato cioè il dottor Raimondi non se lo sa spiegare. Non si sa spiegare il perché quel politraumatismo non esiste, è stato commesso un errore, quando lui stesso ha affermato di aver seguito personalmente tutte le operazioni. Queste circostanze sono di fatto estremamente inquietanti. Eppure qualcuno dirà che il verbale è vero perché il procuratore della Repubblica ne ha certificato l’autenticità. Credo sia un modio di vedere le cose miope ed è un eufemismo. Diciamo che è stata un’udienza estremamente interessante che ha fatto luce su tante inquietudini e ha contribuito a crearne altre.

Passaggio importante nel finale: “Il tentativo di dare la responsabilità a Domizio Bergamini della mancata effettuazione dell’autopsia sul piano umano è un’operazione di macelleria giudiziaria. Sappiamo benissimo che la famiglia Bergamini ha chiesto a gran voce l’autopsia nei giorni immediatamente susseguenti ma non si fidava di quanto stava accadendo perché sappiamo benissimo che si sono precipitati sul luogo del delitto, hanno visto e ascoltato la versione Barbuscio, quella stessa versione che il procuratore capo ha considerato pienamente attendibile e non meritevole di essere messa in dubbio in alcun modo al momento in cui viene  fatta l’ispezione cadaverica e quindi hanno capito che lì non avrebbero avuto giustizia”.

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