Cosenza, contatto Guarascio-Gemmi: al momento tutto tace…

La squadra è tornata al Marulla per allenarsi a ritmi blandi con i tesserati impegnati nel tiur tra sponsor e iniziative mentre sul futuro del direttore sportivo si attende la decisione del presidente

Da lunedì il Cosenza è tornato ad allenarsi al Marulla, ovviamente a ritmi molto blandi consderato che il campionato dei Lupi si è concluso venerdì scorso con il pareggio di Como. In ogni caso sono giorni intensi considerato lo scrupoloso lavoro della cerimoniera del club di Via degli Stadi ha riempito di impegni i tesserati. Tra visite agli sponsor, premiazioni e iniziative varie non c’è il tempo per respirare…

Ma il popolo rossoblù attende di capire quali siano le intenzioni per il futuro. Sul binomio Viali-Gemmi (l’allenatore ha un altro anno di contratto, mentre il direttore sportivo è a scadenza) si pone dei dubbi anche Gazzetta del Sud. “L’ultima parola – si legge sul quotidiano – spetta ad Eugenio Guarascio, che al momento non ha convocato il ds per parlare dei prossimi progetti”. Magari il patrone dei Lupi lo avrà messo in agenda nei prossimi giorni…

11 risposte

  1. Visti i buoni risultati di questo finale di stagione, Guarascio dovrebbe al piu presto confermare Viali, Gemmi e Tutino e stanziare un budget piu alto per operare subito sul mercato con i giusti innesti di qualita che ci servono per andare ai playoff e tentare la A. Gia abbiamo una buona base di squadra da cui ripartire.
    Guarascio adesso alzi l’ asticella , in questa stagione ha fatto un buon lavoro.

  2. Riguardo la situazione Presidente Guarascio – Gemmi, nessuno ha la verità in tasca. Errori ne sono stati fatti, ma alla fine siamo riusciti a mantenere la categoria. Nessuno può avere la controprova che, con un diverso DS, le cose sarebbero andate meglio. Forse l’unica cosa che potremmo imputare a Gemmi, è non essere intervenuto su Caserta, al fine di cambiare il modulo di giuoco (2 centrocampisti). Per quanto riguarda il Presidente, non ho una opinione negativa sullo stesso. Facciamo l’ipotesi che decida di lasciare. Ci sarebbero delle trattative e avremmo, in fine, un nuovo presidente. Se il nuovo presidente fosse una persona responsabile, avremmo una gestione attenta al bilancio, con l’obiettivo di migliorare l’esistente. Potremmo passare dall’essere una squadra di bassa classifica, ad essere una squadra di medio – alta classifica di serie B. Se viceversa, il nuovo presidente, fosse una persona irresponsabile, avremmo acquisti di sedicenti top player (per la categoria), con conseguente aggravamento dei conti, fallimento e ripartenza dalla D. La storia la conosciamo. La dimensione ottimale del nostro calcio è fare dei campionati di media alta classifica in B, con la possibilità, da outsider, di arrivare ad una storica promozione in A. La dimensione del nostro calcio è questa. Vi faccio un esempio. La gestione Stirpe al Frosinone. Il presidente è una persona economicamente solidissima. Ha 2.000 dipendenti e lavora nell’indotto FIAT (Stellantis). Nelle celebrazioni per l’80esimo anniversario, della distruzione di Cassino, era in prima fila davanti al Presidente Mattarella. Appartiene a una famiglia di tradizioni sportive. E industriali: l’anno prossimo, quando sarete in trasferta a Frosinone, guardate i tombini di ghisa e troverete la dicitura Fonderie Stirpe. Il padre è stato presidente del Frosinone, in epoche ormai lontane: per ricordarlo gli è stato intitolato il nuovo stadio. Potrebbe acquistare top players e puntare anche in alto: ne avrebbe la possibilità. Perché non lo fa? Perché la dimensione del calcio a Frosinone è questa. Non può certo competere con Firenze, Bologna, Torino, Roma, per restare alle squadre e alle città, che vengono dopo le tre grandi, del calcio italiano. La dimensione del calcio a Frosinone è questa: fare una squadra di giovani e divertirsi tra A e B. Pertanto, cerchiamo di avere le idee chiare e non fare inutili voli pindarici. 

  3. Marotta non ha sbagliato con Del Neri e tanti calciatori inadatti.
    La prova e l’errore sono due componenti fondamentali del processo di apprendimento e di scoperta. Provare qualcosa e sbagliare, poi correggere gli errori, è un modo essenziale per acquisire conoscenza e competenze in qualsiasi campo. Questo ciclo iterativo di tentativi, errori e correzioni permette di affinare le nostre abilità, comprendere meglio i concetti e migliorare le nostre capacità. Senza la volontà di provare e accettare l’inevitabile possibilità di errore, il progresso sarebbe difficile se non impossibile. Quindi, caro Roberto in questo mondo le cose sono relative, la precisione scientifica rimane per gli svizzeri. (e non vincono mai hehe)

  4. Te lo spiego perché non lascia : sono 10 anni che gli viene detto di tutto, apostrofato da molti solo con aggettivi dispregiativi . Quando gli va bene è un incapace , un incompetentemente e quant’altro. Nonostante ciò, da 10 anni questa città non è riuscita ad esprimere qualcosa che sia leggermente superiore a quello che è lui prendere il suo posto . E non è una questione di soldi o di voler o non voler cedere , se c’è interesse, vero interesse di qualcuno che crede di far meglio di lui , tutto è comprabile è vendibile nel calcio . Ma come ho detto, questo ipotetico meglio è solo nella testa fantasiosa di gente come te ( è da sempre che lo attacchi ) Oggi ,a parte americani ,arabi e sceicchi Del Qatar nessuno investe sul calcio . Figurati se ne esce uno a Cosenza

    1. Così come siamo abituati agli “sproloqui “di noi tifosi . C’e’ ancora un campionato in corso: play out e play off e siamo qui a pensare perché nn parla . Cosa dovrebbe dire ? meglio il silenzio che parlare per accontentare giornalisti che altrimenti nn saprebbero cosa scrivere .

      1. guarda che entro il 15 giugno devi decidere sui riscatti, ci sono contratti da rinnovare e tu ancora non sai chi sarà il DS. i tempi del calcio non si adeguano ad i tempi di guarascio.

      2. D’accordo con te , ma ciò non implica che tu debba raccontare prima tutto quello che hai in mente . Silenzio nn vuol dire immobilità , forse è anche tattica ? tanto ci penseranno i DS a spargere notizie su chi li cerca e così anche i calciatori . È sempre stato così e quasi mai vanno dove dicono di aver suscitato interesse, anche loro cercano di fare i loro interessi con inf. spesso farlocche

      3. Ottima riflessione! consiglio gli amici tifosi che hanno postato prima di te, a riflettere prima di scrivere!

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