Alla fine se l’è tenuto stretto il punto, pesantissimo, che il Cosenza si è portato a casa da Bari. Certo, non è stata la migliore prestazione della stagione ma le partite sporche, come le ha definite lo stesso Massimiliano Alvini nel dopo gara, sono quelli che faranno la differenza. E lo ha sottolineato nel dopo partita del San Nicola.
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Insomma, di questo Cosenza non si può che essere soddisfatti: siamo come una neopromossa che corre tutti e 90 minuti e ha carenze tecniche o può subire quando il livello degli avversari è superiore.
Diciamo solo che ieri qualche riferimento in meno lo avevamo, con i nuovi inserimenti e che alcune scelte o dinamiche sono portate avanti dall’allenatore che vuol dare continuità al lavoro.
Attendiamo anche spunti nuovi e valorizzare quello che si ha: Martino come terzino/braccetto di difesa può darti più palleggio; Venturi meglio sul centro-sinistra; Camporese lento centralmente, proverei un centrocampo a tre e difesa a 4; Kuan è un giocatore di rottura e di verticalizzazione; Mazzocchi ci sta nei due d’attacco ma gli devi mettere di fianco una prima punta di peso (l’unico è Zilli) o cambiare modulo; Fumagalli meglio dietro le due punte; Ruggieri e Ricci (che deve crescere) può spingere anche a proporre un 4-4-2.
Insomma ci sono delle cose che mancano, come la ricerca della profondità e l’unico può essere Sankoh, ma bisogna lavorarci con convinzione.
È vero che domenica bisogna vincere. Ma mi pare nè l’allenatore nè la squadra abbiamo fatto chiacchiere finora.
Certo che Arioli non gioca titolare neanche in D con il Chieti. E c’era qualcuno qui che si lamentava che l’ avevamo dato in prestito. Bisognava darlo in eccellenza per farlo giocare.
I misteri del calcio perché Arioli è un buon giocatore poi se gioca sankoh in B tutto è possibile