Cosenza, il caso spinoso delle strutture per le giovanili: punto di non ritorno a Taverna

Se la determinazione di Alvini rimane l’unica certezza per provare a centrare l’ennesima impresa della salvezza, per il resto si registrano alti livelli di criticità sulla gestione ordinaria di altri aspetti fondamentali nella vita di un club di Serie B

La determinazione di Massimiliano Alvini, ribadita nel corso della conferenza stampa di giovedì mattina, rimane una delle poche garanzie per ripetere l’ennesima impresa salvezza del Cosenza. Nonostante un ostacolo complicatissimo da superare qual è il -4 in classifica comminato dagli organi federali, su segnalazione della Covisoc, per inadempienze amministrative da parte del club. E in tutto questo contesto si inserisce la partita di domani, sabato 19 ottobre, in casa del Cittadella: scontro diretto per la salvezza, con i punti in palio, come si dice in questi casi, che valgono il doppio.

Chiaramente la prima squadra ha un percorso tutto suo, seppur non senza difficoltà. È tutto ciò che ruota attorno che rispecchia la situazione del momento. Su Gazzetta del Sud il giornalista Danilo Perri ha raccontato nel dettaglio le difficoltà che sta vivendo il settore giovanile. Ma non solo, perché c’è un altro aspetto di cui ha scritto il collega: le strutture che ospitano, e in alcuni casi ospitavano, gli allenamenti delle varie squadre giovanili incluse le formazioni femminili.

“Il sodalizio silano – ha scritto Perri su Gazzetta del Sud – in questi anni ha accusato difficoltà nel mantenere i rapporti con alcune società dilettantistiche locali con cui ha stipulato accordi di affitto. Il caso spinoso della settimana è quello relativo al Di Magro di Taverna di Montalto Uffugo, per diverso tempo quartier generale della Primavera. Dopo il decreto ingiuntivo dei mesi scorsi, ad agosto è stato aperto un dialogo con il presidente del Taverna Academy Montalto, Sergio D’Acri. Questo si è rivelato improduttivo perché il Cosenza non ha proceduto al saldo della seconda tranche della scorsa stagione e alla stipula di un nuovo contratto. Dopo i precedenti rinvii – ha sottolineato il giornalista -, gli impegni assunti per questa settimana non sono stati mantenuti e si è giunti così al punto di non ritorno (il Di Magro era stato indicato come terreno di gioco delle gare di U17 e Primavera in fase di iscrizione)”.

“La partita U19 di sabato con il Pescara, pertanto, si dovrebbe giocare al Marca, con cui di recente è stato raggiunto un accordo di sponsorizzazione. Il Cosenza – ha ricordato Perri – ha cinque formazioni giovanili maschili (U19, U17, U16, U15 e U14) e quattro femminili (U17, U15, U12 e U10). Nove squadre e soltanto quattro terreni di gioco a disposizione (oltre al Marca, il Mancini, Pro Cosenza e Morrone). Anche il mancato riconoscimento dei premi di valorizzazione ha condotto alcune squadre dell’hinterland a chiudere i rubinetti”.

18 risposte

  1. E TAGLIATURI non vi basta che si fanno giocare i vostri figli con la maglia del Cosenza che e un’ ONORE mo pure soldi volete E I TAGLIATURI RILANCIANO LA “NOTIZIA” COME SE ERA CHISSA COSA se i campi si danno bene se no i mocciosi restano a casa A NOI CI INTERESSA LA SERIE B NO LE PARTITINE DEI BIMBI abbiamo un presidente che fà ENORMI SACRIFICI per farci vedere la serie B da dieci anni e questo e il ringraziamento E TAGLIATURIIIIII

    1. Forse hai difficoltà di comprensione l’articolo dice che la società cosenza calcio non paga le strutture alle quali si appoggia per le partite e gli allenamenti dei campionati under.

      1. E perché deve pagare sentiamo IL PRESIDENTE FÀ GIA ENORMI SACRIFICI PER FARCI VEDERE LA SERIE B DA DIECI ANNI le strutture al Cosenza vanno date gratis OGBI TIFOSO DEVE FARE IL SUO

  2. Con una società del genere,che non pensa alla prima squadra, figuriamoci se gli interessa del settore giovanile.Guarascio Vattene

  3. In tutti questi anni la società Cosenza calcio, in primis Guarascio, una cosa doveva fare bene! La programmazione e la valorizzazione del settore giovanile. Cosa che non ha fatto. Ecco xchè, pur tifando Cosenza, sono contro questa dirigenza!

    1. Ma la gestione del settore giovanile è nelle mani del ds del settore giovanile ….ma sempre a mettere in mezzo Guarascio… Ma chi organizza chi gestisce chi individua calciatori e staff… Sicuramente non Guarascio.. Lui caccia solo i soldi… Forse qualcosa sfugge

    2. GUARASCIO DOVEVA FARE 1 COSA SOLA FARCI VEDERE LA SERIE B PER DIECI ANNI E LO STA FACENDO tutto il resto sono kiakkiere di tagliaturi LE PARTITINE DEI BIMBI NON INTERESSANO A NESSUNO sciaquatevi la bocca quando parlate del PRESIDENTE

  4. Il settore giovanile è gestito da una persona perbene( Sergio Mezzina ) che ogni anno con impegno, dedizione e non poche difficoltà riesce a far quadrare tutto…. Se la società riuscisse ad investire qualcosa in più nel settore giovanile si parlerebbe di altro….

  5. Una società di dilettanti allo sbaraglio.Nessuna programmazione per la prima squadra figuriamoci per le giovanili,che sono allo sbando più totale.Con questa società è vero che al peggio non c’è mai fine.Povera Cosenza Cacio in che mani è capitata

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