Cosenza, parla Delvecchio: “Con Alvini viviamo in simbiosi, è un confronto continuo”

Il direttore sportivo rossoblu: "Sono contento, i risultati parlano per lui. L'obiettivo è la salvezza, se pensassimo ad altro saremmo dei folli"

Gennaro Delvecchio, direttore sportivo del Cosenza, intervenuto ai microfoni di Radio Sportiva, ha parlato della sua esperienza in rossoblu: “Le responsabilità sono aumentate rispetto all’anno scorso, perché si opera in prima persona. Ma è un’esperienza affascinante, ringrazio il patron che mi ha dato questa grande opportunità di fare il direttore sportivo in un grande palcoscenico come quello della Serie B.”

Il bilancio fin qui: “Abbiamo due facce della medaglia, dobbiamo essere bravi a far finta che ce ne sia solo una. Non dobbiamo pensare ai punti di penalizzazione, non sono nostri purtroppo. La classifica dice che ne abbiamo 14 e dobbiamo essere bravi a capire il presente, lavorare pensandoci il meno possibile. Il desiderio è sopperire a questo -4 facendo qualche punto in più.”

La scelta e il rapporto con Alvini: “Quando ho fatto il colloquio con Alvini a Milano è stato veramente profondo, di quasi 4 ore. Avendo fatto solo calcio nella mia vita, ho subito avvertito la sua voglia di mettersi in discussione e fare un’esperienza al Sud. È arrivato con un risultato stratosferico. Sono soddisfatto perché vive di calcio e i risultati dicono che sta facendo un ottimo lavoro. La gestione è quotidiana e passionale, stiamo insieme 6 o 7 ore al giorno, con un confronto continuo.

Come sono felice di avere accanto una grandissima persona come il direttore Ursino, sempre al mio fianco, dà serenità ed è importante avere al mio fianco qualcuno che ha fatto trent’anni di calcio.”

Gli obiettivi: “Io sono abituato a lavorare giorno per giorno. Se pensiamo anche solo minimamente di avere altri obiettivi oltre la salvezza, saremo dei folli. L’unico obiettivo è quello.”

La costruzione della squadra e il mercato: “Penso di aver fatto un lavoro di patrimonio, come mi hanno insegnato. Era corretto anche per la società fare questo tipo di lavoro: abbiamo 20 calciatori di proprietà e solo 5 prestiti. Le trattative sono state tutte molto complicate. Per esempio per Dalle Mura ci ho messo 15 giorni a convincere la Fiorentina. Anche quella di Kourfalidis, i club non volevano lasciare giocatori in rampa di lancio.

Florenzi si era un po’ perso l’anno scorso, in questa stagione sta facendo un percorso di crescita, trovando la continuità. Ci sono tante curiosità per i nostri ragazzi da parte degli addetti ai lavori.”

10 risposte

  1. Il derby si avvicina e i cuozzulari entrano nei siti e sui social e fingono di essere cosentini sparando su Delvecchio, Alvini e i giocatori.
    Ma guardate che vi si riconosce subito, oi scunchiudenti!
    Iativi mangiati u murzellu, lasciate stare i lupi!

  2. Delvecchio prendesse un attaccante forte. Ha venduto Tutino per pochi soldi rimpiazzandolo male. E poi serve un difensore centrale destro affidabile perche ne Venturi ne Hristov danno garanzie.

  3. Vorrei sapere se Delvecchio dormiva quando ha visionato le performance di Sankoh. No perché io ancora non ho capito bene il motivo per cui questo ragazzo, assolutamente non pronto per la B italiana (per usare un eufemismo), è stato portato a Cosenza, dandogli addirittura la 9 sulle spalle…

    1. Tutto è possibile….. spero, intanto, per il ragazzo che possa riprendersi e magari dimostrare ciò che non ha mai fatto , magari non sarà così perché non riuscirà dimostrando di essere inidoneo . Ma una rondine non fa primavera.

  4. Bravo del Vecchio . Pensa un po’ e noi ci permettiamo di criticare ma ci dovremmo vergognare . venti giocatori di nostra proprietà e validi quando mai si è visto . Bravo del vecchio , continua così . Vai sul mercato se reputi fai tu e fai tutto quel che farai sarà ben fatto .

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