Pino Chianello, figura di spicco nel calcio calabrese, è deceduto stamattina lasciando un vuoto nella comunità sportiva. Originario di Paola, Chianello era noto per il suo impegno come delegato del Cosenza calcio, ruolo che ricoprì durante anni cruciali per il club. Il dirigente contribuì in maniera determinante al trasferimento del titolo sportivo del Rende a Cosenza, un’operazione che diede vita al ritorno tra i professionisti del club rossoblù.

Sotto la guida del direttore generale Massimiliano Mirabelli, e con il supporto di Damiano Paletta e Pino Citrigno, Chianello ha contribuito a costruire il percorso che portò i “Lupi” a ottenere due memorabili promozioni: dalla Serie D alla Seconda divisione e, successivamente, dalla Seconda divisione alla Prima divisione. Una scalata che segnò il ritorno del club in categorie di prestigio, grazie anche alla leadership tecnica dell’allenatore Mimmo Toscano, figura altrettanto celebrata nella storia della squadra.

Una carriera caratterizzata dalla passione e dalla determinazione
Pino Chianello non fu solo un imprenditore, ma un uomo mosso da una profonda passione per il calcio e per il suo territorio. Il suo lavoro, svolto con dedizione e visione, non si limitava alla gestione amministrativa: Chianello seppe creare le condizioni per un progetto sportivo ambizioso che avrebbe ridato al Cosenza calcio la centralità che meritava.

La comunità calcistica calabrese oggi ricorda con affetto e gratitudine il suo impegno, sottolineando l’eredità che ha lasciato nel panorama sportivo locale. La sua scomparsa segna la fine di un’era, ma i risultati ottenuti durante la sua gestione continueranno ad essere fonte di ispirazione per chiunque abbia un cuore il destino del Cosenza calcio.

Alla moglie Francesca Storino, ai figli Viviana e Luca le più sentite condoglianze da parte della redazione di TifoCosenza.it.