Cosenza, dopo Caserta toccherà ad Alvini? Nel destino ancora il Cittadella…

Sabato pomeriggio allo stadio Gigi Marulla una partita decisiva per il futuro della panchina rossoblù, tra ricordi amari e speranze di rilancio

Il Cosenza torna a incrociare il Cittadella sabato pomeriggio, in una sfida che potrebbe essere cruciale per il destino di Massimiliano Alvini. Il tecnico toscano, che si trova al centro delle critiche dopo un periodo difficile, spera di sfuggire al “tritacarne” che ha già colpito molti dei suoi predecessori sulla panchina rossoblù. Esattamente un anno fa, proprio il Cittadella era stato fatale per Fabio Caserta. Dopo un deludente pareggio interno al Marulla, il tecnico di Melito Porto Salvo venne esonerato.

La storia della panchina rossoblù, negli ultimi anni di Serie B, è stata segnata da continui avvicendamenti, con allenatori spesso “terminati” dal difficile rapporto con il presidente Eugenio Guarascio. Tra i tecnici che hanno subito lo stesso destino ci sono nomi importanti come Braglia, Occhiuzzi, Zaffaroni e Dionigi, oltre allo stesso Caserta, oggi alla guida del Catanzaro. Solo pochi allenatori sono riusciti ad evitare un epilogo amaro: Pillon, che si dimise durante il lockdown; Bisoli, che non fu riconfermato nonostante una salvezza memorabile nel 2022 grazie a Larrivey e un Marulla che ha spinto la squadra.

Massimiliano Alvini, arrivato con l’obiettivo di portare stabilità e risultati, ha visto incrinarsi rapidamente il rapporto con una parte della tifoseria, nonostante il credito guadagnato nei primi mesi della sua avventura rossoblù. Le recenti prestazioni della squadra, infatti, hanno trascinato il Cosenza nelle zone basse della classifica, alimentando le critiche e mettendo in dubbio il futuro del tecnico. Eppure, molti sostengono che Alvini sia solo una delle tante vittime di una situazione più complessa. L’ennesimo campionato di sofferenza del Cosenza riflette problemi strutturali, che vanno oltre le responsabilità di un singolo allenatore.

La partita contro il Cittadella diventa, quindi, una tappa fondamentale per il futuro del club e del suo tecnico. I tre punti sono vitali per uscire dal pantano in cui il Cosenza è finito ormai da diverse settimane, ma anche per ridare fiducia all’ambiente e alimentare le speranze di una salvezza ancora alla portata. Il Cittadella, avversario ostico e ben organizzato, rappresenta un banco di prova importante per una squadra chiamata a reagire e dimostrare carattere. Per Alvini, sarà l’occasione di invertire la rotta e guadagnare tempo, ma soprattutto di riportare il Cosenza sulla strada giusta.

41 risposte

  1. Come al solito si finirà per dare le colpe all’allenatore non pensando di avere una squadra poco allestita per la categoria, ancora il Cosenza non è morto e già fate il funerale. Io dico fino alla fine, poi si vedrà.

  2. Alvini un dilettante. Vince e tiene conferenze stampa in cui dice che la squadra è sul pezzo perde e sparisce…..comportamento da prima categoria

  3. Non ci sto!
    Ora tutte le colpe di una programmazione (che non c’è), ricadono su Alvini.
    Prima era un fenomeno, ora non più.
    La squadra è stata indebolita non solo con alcune partenze, ma anche con acquisti che fanno acqua.
    Se la programmazione latita, se non si hanno idee chiare, se si mira solo a fare cassa, quale potrebbe essere il destino del Cosenza calcio?
    Io lo intravedo e la tifoseria anche e spero che non ci sia solo il massimo profitto, per poi dichiarare fallimento!
    Perché non chiedete a Ursino, perché se ne è andato, dopo che è stato presentato come D.G.!
    Non credo che ci vogliano grandi cervelli per capire!
    Mi dispiace solo per gli ingenui!

  4. Il mercato di gennaio: se vinciamo con il Cittadella, rinforza la squadra, se non vinciamo, cede altri giocatori licenzia l’incolpevole Alvini è pre de un allenatore di serie c.

  5. Questo è il campionato del Cosenza: anche con i 22 punti conquistati sul campo sarebbe quintultimo. Alvini sta facendo un lavoro normale: era partito bene ma ora è in confusione come tutta la squadra. Ci vogliono rinforzi di categoria. Col Cittadella gara da ultima spiaggia per Alvini: se non vince, merita l’esonero

  6. Il tanto criticato Caserta, lo scorso anno con il Cosenza, alla ventiduesima giornata aveva 27 punti. È stato esonerato anche per colpe non sue. Se solo qualche tiro finito sui pali (oltre venti) fosse entrato in rete e se Tutino non si fosse mangiato quel goal a 30 centimetri dalla porta in Parma-Cosenza il campionato dei lupi sarebbe stato più che ottimo. Dispiace che a tutt’oggi, a Cosenza, l’allenatore Caserta viene denigrato come uno dei peggiori allenatori.

    1. Non sono assolutamente d’accordo…Caserta aveva a disposizione giocatori come tutino, marras, antonucci, Calò etc…Alvini kouan, charlys, e via dicendo …Caserta ha peccato di testardaggine nel vole giocare con 2 centrocampisti sennò avremmo fatto campionato di vertice…non a caso quest’ anno a cz (dove evidentemente c’ è qualcuno nella società che lo ha messo in riga) gioca con 3 centrocampisti di ruolo e va come va …

      1. È vero che Caserta l’hanno scorso aveva fior di giocatori, ma Alvini allo Spezia ne aveva ancora dí più ed è stato esonerato.

    1. Eccome che lo è, ha creato solo confusione anche in spogliatoio e troppa competizione tra i singoli, più le sue formazioni folli e la gente come Camporese fuori rosa e per mesi fuori rosa molti altri

  7. Sarebbe bello vincere con il Cittadella, fare qualche punto e ritrovare un po’ di morale. La mia idea è che se non sabato di certo tra Genova e la successiva con la Carrarese il prete verrà esonerato. Sul mercato comunque siamo fermi al palo e chiude tra 9 giorni.

  8. C’è una piccola differenza, avessimo avuto Alvini l’anno scorso, saremmo saliti in A. Manca Meroni, Zuccon, Calò, Tutino, Frabotta, Antonucci, Canotto, Marras, un Allenatore va valutato sulla base delle stesse condizioni, Caserta aveva una Ferrari, Alvini nu carru.

  9. Alvini ha fatto già un miracolo …anzi un doppio miracolo….come se il problema fosse lui e non Gargamella…

  10. Probabilmente la partita col Cittadella e e è ” l’ ultima spiaggia” per la salvezza Se non si vince suppongo che per fare cassa verranno ceduti anche i pochi giocatori di pregio come Micai e Florenzi e poi giocheranno dei ragazzi preparando la C col” paracadute …..
    Potrebbe anche accadere che con i soldi di Tutino- se la Samp fa il famoso punticino – si possa prendere qualche discreto svincolato sui mercati esteri per poche lenticchie …

  11. Stessa data stessa squadra e stesso esito
    Lunedì Si cambia!!
    Finirà 0 a 0.
    ALVINI OUT!!!
    DA GENOVA INIZIERÀ LA SCALATA!

  12. Ancora sto pagliaccio ci tocca sopportare ogni sabato una formazione diversa siamo scarsi questo si ma lui mette del suo mai piaciuto speriamo che ci sia una svolta se no siamo già in serie C

      1. Esonera Guarascio se ci riesci ,poi fai una squadra tipo Sassuolo e affidala ad Alvini .

      1. Non serve cambiare allenatore ora. Servono 5 milioni da investire sul mercato e il presidentissimo ha intenzione di spendere 0 euro o ,per meglio dire , solo i soldi che risparmia dagli stipendi di Camporese e altre uscite…totale: poca roba.
        Lui altri soldi non ne mette.

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