Poco più di vent’anni nel Cosenza, dal settore giovanile alla prima squadra. Eravamo agli inizi degli Anni novanta. E senza scorciatoie: perché lui la gavetta l’ha fatta. Dalla Primavera rossoblù, fino alla prima squadra al fianco di allenatori dal calibro di Zaccheroni, Mutti e Mondonico. Anni di gioie e qualche delusione, perché lui al fianco dei Lupi è sempre rimasto: anche in Serie C e in Serie D. Questione di amore verso la squadra del cuore.
Che avrebbe anche potuto lasciare: Bortolo Mutti, dopo averci lavorato a Cosenza lo aveva portato con sé al Palermo. Però con il presidente Paolo Fabiano Pagliuso il rapporto era troppo speciale: prima una telefonata al suo ex allenatore, poi al preparatore atletico. Perché in quel Cosenza il senso di appartenenza era troppo forte, e nello staff c’erano prevalentemente uomini della società, soprattutto cosentini.
E tra questi, appunto per un ventennio, Giuseppe Pincente. Per tutti il professore Pincente, per gli amici semplicemente Pino. «Anni belli, indimenticabili anche nelle difficoltà. Calciatori fantastici, come uomini e come atleti, ancora oggi siamo in contatto in una chat su WhatsApp. Certo, era un altro calcio: i valori umani davanti a tutto. E chi veniva al Cosenza, doveva sentirselo suo da subito. Si chiama senso di appartenenza».
E il Cosenza di oggi? Un tasto dolente per il prof. «Da quando è tornato in Serie B, questa società, pur tra mille palpitazioni vietate ai deboli di cuore, è riuscita sempre a centrare la salvezza. La fortuna ha dato anche un contributo significativo, però stavolta credo si sia andati oltre i limiti consentiti… E la fortuna non può sempre essere il tuo angelo custode». E non usa giri di parole l’ex rossoblù. «I 4 punti di penalizzazione hanno fatto scattare l’allarme, il resto è arrivato con la costruzione della squadra: la peggiore dal ritorno in B».
Pino Pincente entra nello specifico. «Intanto la scelta del direttore sportivo: inadatto e con poca esperienza. Ha portato un allenatore, Alvini, reduce da due esoneri con una sola vittoria in una trentina di partite se non ricordo male. E non è che le cose siano andate meglio alla guida del Cosenza: solo 5 vittorie in 26 gare di campionato. E poi la squadra: ha tesserato sei, sette calciatori che hanno almeno una retrocessione sulle spalle».
Il direttore sportivo Delvecchio, però, di calciatori importanti ha provato a portarne ma parecchi hanno rifiutato. Ancora Pincente. «Questo conferma la sua inesperienza. Nonostante, rispetto alla stagione precedente, le spese sostenute dal Cosenza per la costruzione della squadra, anche se di poco, siano state superiori. E poi Sankoh, Mauri, Strizzolo non li ha presi lui? Avrebbe dovuto ingaggiare calciatori di sua fiducia e non rincorrere gente che a Cosenza non sarebbe mai venuta».
Infine Pincente dice la sua su come finirà questo campionato. «Da tifoso mi auguro che vinca tutte le partite in casa, a cominciare da quella con il Pisa. Sarebbero 12 punti, un ottimo bottino. Poi un paio di pareggi fuori casa e forse il playout si potrebbe anche raggiungere. Ma onestamente con questi numeri, senza un vero bomber che in Serie B fa sempre la differenza, la vedo difficile… Certo, rimane sempre il fattore fortuna che potrebbe venire ancora una volta in soccorso al nostro Vecchio Lupo».
13 risposte
Totalmente daccordo. Il problema e’ che Guarascio ancora sta Li e ha preso in giro persino il Sindaco facendo finta di cedere. Stadio Vuoto fin quando non se ne andra.
E’ una persona seria e per bene, che ho avuto il piacere di conoscere personalmente per un ciclo di terapie riabilitative, oltre ad essere un bravissimo professionista ed un grande tifoso del Cosenza. Ha pienamente ragione e condivido parola per parola quello che ha detto sulla disastrosa gestione societaria di quest’anno, anche dal punto di vista tecnico.
Prifissó,’a fortuna ccu don Guarasciu se chiamava Cu…..e finiu ara C,a serie
RISORTO…..CON COMPLICAZIONI CONFIDIAMO NEL MIRACOLO
Ha speso di piu’ dell’anno scorso? Ahahah cacciate il vino al prof.
Adesso facile parlare!!!! Tutti sciacalli 👎
Guarascio VATTENE!!!
Cosenza ti ha rigettato.
Fa sorridere il fatto che bOra escono tutti questi guri che sputano nel piatto dove hanno mangiato tutti anche loro.. nessuno capisce che per parlare di una cosa del genere ci vogliono solo capitali che in Calabria o al sud in generale non esistono o non si investono no calcio di provincia e nemmeno in quello meno provinciale come Palermo catania Salerno Messina Bari etc.. e’ propio vero che
tutti fanno i ricchioncelli col kuletto degli altri..
Analisi perfetta .quando c’era lei correvano. Sembravano lupi ora sembrano ….agnelli .questo presidente è, per usare un eufemismo, incompetente spende di più e ottiene …. ecco il motivo del rifiuto di calciatori buoni .una società è classe dirigente scadente
Era già un calcio diverso ..
Pronto ? 118 mandate un’ambulanza medicalizzata è questione di vita o di morte🙏
Ottima analisi del prof.Pincente
La sua analisa è perfetta poi del figlio quello è un’altro argomento