Dopo l’ennesima figuraccia della stagione, il Cosenza è tornato in campo per la ripresa degli allenamenti. Giovedì prossimo, 1 maggio, si torna in campo al Marulla per la sfida con il Bari. E l’atmosfera dello spogliatoio non era dei migliori, ma questo è un aspetto che ormai si registra da mesi nonostante il vice Montagnolo si ostini a diffondere voci su una compattezza di gruppo che evidentemente vede soltanto lui.
La sconfitta con la Salernitana ha fatto salire il livello dell’insoddisfazione, soprattutto dopo alcune scelte fatte dall’allenatore. Adesso si sta diffondendo una sorta di caccia alle streghe, con l’obiettivo di mettere alla berlina soltanto alcuni calciatori. Uno scarica barile che non porterà da nessuna parte, anche perché fatti e misfatti si conoscono abbastanza bene.
Intanto oggi, domenica 27 aprile, in tre hanno lavorato a parte. Si è rivisto sul terreno di gioco il centrocampista Garritano preso in consegna dal riabilitatore degli infortunati. Differenziato per Cruz, reduce dall’attacco influenzale, e per Artistico il quale evidentemente non ha asorbito completamente le fatiche di venerdì. Per domani Alvini ha pianificato una doppia sessione di allenamento, probabilmente con l’obiettivo di tenere vivo il gruppo per chiudere con diginità un campionato che rischi di passare alla storia come il peggiore del Cosenza in Serie B.
7 risposte
…ogni commento a questo punto è a dir poco superfluo, società indegna circondata da persone staff e squadra non attaccata ai colori, sarebbe opportuno fare la fine del Livorno Calcio di qualche anno fa e partire dalle serie minori con un azionariato popolare, con queste persone che ci sono attualmente si è perso ogni valore ………
Ma come fate dire che la squadra non ha dato tutto!!!!! è un anno che lavoro in una situazione orrenda e penso che i giocatori non si stiano molto bene in questo momento , sempre solo con la squadra,lasciata un anno sola
Condivido in pieno,aggiungo che anche Alvini è stato lasciato solo ed ha avutonil merito di tenere la scuadra mentalmente, fino ad un certo punto.Penso che mai nessuna società abbia abbandonato calciatori,allenatore, giornalisti,dipendenti ecc.
La scelte dell’allenatore hanno determinato dalla prima giornata: a partire dagli alibi del “bel gioco” e “sconfitta immeritata” per nascondere la sua incapacità di incidere nei 90 minuti.. e continuare con la sua incapacità di migliorare i singoli giocatori.. anzi, alcuni li ha peggiorati: ma Fumagalli che fine ha fatto..?! No, perché Sankoh non valeva (sciocchi pensare di bocciare un atleta da costruire senza ammettere di non esserne capace), ma chi era partito col botto è stato detonato alla grande in nome di moduli o cosa?!?
Ancora a fine anno questo allenatore si ostina nelle stesse dinamiche e torna a fare gli stessi errori, come Florenzi mediano in un centrocampo a due, non ha mai provato un attacco a 3, non riesce a mettere un centrocampo a 3, non prova la difesa a 4, si ostina a mettere 3 difensori fisici ma incapaci di impostare e lenti, ha esposto i singoli all’errore e ogni domenica ce n’era uno da mettere sul campo degli imputati, espulsioni che hanno costretto la squadra a giocare in inferiorità.. lo stesso Micai, fuoriclasse per questa serie, è esposto a commettere l’errore anche quando fa prestazioni ed interventi miracolosi.
La storia di questo allenatore è sotto gli occhi di tutti: una promozione dalla C e un playoff… per il resto retrocessioni e incapacità di gestire grosse squadre.
Ciò non toglie gli errori societari.. ma ci sono state annate dove la rosa era inferiore (almeno numericamente ma anche qualitativamente, almeno sulla carta) e alla lunga sei riuscito a uscire dalla frustrazione che questo allenatore ha contribuito a creare con continui riferimenti alla “inesperienza della rosa” e l’ingiustizia del risultato solo perché correvi verso l’avversario (senza senso e senza verticalità) ..
Per il bene della provincia tutta intervenga la magistratura e lo metta in carcere
Mercenari
Hanno finito di festeggiare? Bravi proprio bravi