Lunedì sera l’allenatore Cristiano Lucarelli è intervenuto a Fatti del calcio, la trasmissione condotta dal giornalista Giuseppe Milicchio e in onda su L’altro Corriere Tv (canale 75). «Mi ero preso un anno di riposo e ho visto tantissime partite di Serie B e Serie C. Mi sono aggiornato ed eventualmente ho già in testa le due formazioni: una per la B, l’altra per la C. Sì, ho voglia di tornare. Il campo manca…».
Lo stesso ex attaccante del Cosenza nel corso del suo intervento ha anche detto che gli piacerebbe lavorare in un ambiente che gli trasmetta emozioni e che non gli piacciono le cose facile. E il pensiero non poteva che correre verso il Vecchio Lupo. Anche perché Cristiano Lucarelli già in due occasioni è stato a un passo dalla panchina del Cosenza. L’ultima qualche mese fa, accordo fatto ma poi lo stesso Guarascio fece saltare tutto.
E se dovesse arrivare la chiamata? «Ecco: il Cosenza mi fa battere il cuore. Ma è chiaro che non basta, bisognerebbe valutare. E poi ci vorrebbe anche qualcuno che mi chiamasse…». Lucarelli non è il tipo dalle frasi fatte e che gira attorno al nocciolo della questione, lui ama sempre andare dritto al punto. «Bisognerebbe capire bene le dinamiche e gli obiettivi. O meglio: i modi come raggiungere gli obiettivi».
Poi l’ex bomber ha aggiunto: «Dipendesse soltanto dalla parte emotiva non ci penserei due volte. Ma parliamo del Cosenza: città, squadra e tifosi alle quali sono particolarmente legato. È lì che ho cominciato la mia carriera da calciatore professionista e certe cose non si dimenticano».
Cristiano è tornato anche sulla vicenda di qualche mese fa, a proposito di chi non ama le cose facili… «Avevo dato la mia disponibilità, nonostante il Cosenza fosse ultimo in classifica. Ritenevo che la squadra avesse dei valori e che potessero esserci le condizioni per provare a centrare quanto meno il playout per poi lottare per la salvezza. Però poi sono state fatte altre scelte, va bene così».
Non chiude alla possibilità di tornare al Marulla, stavolta da allenatore del Cosenza. Il messaggio con il quale Lucarelli ha chiuso il suo intervento è stato chiaro: «Il Cosenza è tornato in Serie C dopo sette campionati di B, ed è chiaro che l’ambizione dovrà essere quella di risalire su. Dove merita di stare. E ne sarei felicissimo, perché c’è sempre stato grande affetto e tanta stima con la città di Cosenza».
16 risposte
Allenatore mediocre, sinceramente potrebbe andare bene per la D
Lucarelli sarebbe un buon allenatore, ma se Guarascio non va vía, trovera lo stadio deserto
Certo che chi legge i commenti, se li capisce, si rende conto di come stiamo messi male. Poveri noi!!!!
Quanti disoccupati….
Cura vucca mangiaci che è miagliu….
Ma senza Guarascio!
Se ti prendevano a gennaio, forse anzi probabilmente ci salvavamo
GUARASCIO VATTENE
Un signor picaru, complimenti
CON GARGAMELLA NESSUNO ALLO STADIO
va lasciato solo come un cane impaurito con attorno un branco di lupi famelici pronti a sbranarlo………
VORREI CHE QUALCUNO SPIEGASSE COME MAI TUTTA QUESTA ACREDINE NON È MAI STATA SCATENATA NEI CONFRONTI DI QUEI FAMOSI PERSONAGGI CHE CI HANNO FATTO RIVIVERE I 15 ANNI DEI FALLIMENTI E DELLA SERIE “D”!!! PER INTENDERCI, QUELLI CHE CI HANNO COSTRETTI AI DERBY CONTRO LA…ROSSANESE ED IL…MONTALTO, OLTRE CHE ALLE SANGUINOSE AGGRESSIONI SUBITE NELLE TRASFERTE DI PAGANI ED EBOLI!!! SI FA PRESTO A FAR FINTA DI DIMENTICARE E RIMUOVERE GLI EVENTI INCRESCIOSI!!! MA BISOGNEREBBE SAPER DISCERNERE LE SITUAZIONI, GIUDICANDO CON ONESTÀ ED IMPARZIALITÀ, EVITANDO ATTEGGIAMENTI PREVENUTI, MISTIFICANDO ED INGIGANTENDO AD ARTE LA REALTÀ DELLE SITUAZIONI!!!
Con sta storia, nessuno allo stadio ormai non vogliono venire più neanche i giocatori a Cosenza per colpa di questa piazza
Quello che fai a Garga, immagino
Totalmente daccordo
Non si vuole capire che la “piazza” è l’anima di una società e questi commenti non fanno che tenere alla larga allenatori e calciatori! A meno che non parliamo di figure sbiadite, che accetterebbero di venire a Cosenza solo per sottrarsi al….dimenticatoio e…. sbarcare il lunario!