L’arbitro Aureliano sul derby: «Io tifoso del Cosenza ma la Var ha confermato la mia decisione»

Il fischietto bolognese, originario di Corigliano, spiega le scelte contestate durante la partita del 26 dicembre nell'1-1 con il Catanzaro al Marulla

Gianluca Aureliano, arbitro della sezione di Bologna ma originario di Corigliano, è tornato a parlare del derby tra Cosenza e Catanzaro, terminato con un pareggio 1-1 e circondato da numerose polemiche sulla sua direzione di gara. L’incontro, disputato il 26 dicembre scorso, ha suscitato non poche discussioni, in particolare riguardo a due episodi chiave che hanno segnato la partita.

Il primo episodio riguarda un intervento di Caporale su Pittarello, che ha portato all’espulsione del difesnore del Cosenza. Aureliano ha spiegato: «Dal campo ho ritenuto che si trattasse di una chiara occasione da rete. Il pallone era giocabile, il portiere era fuori dai pali e l’attaccante avrebbe potuto proseguire verso la porta». Secondo l’arbitro, la sua valutazione era supportata dal fatto che, in quel momento, non c’erano elementi oggettivi che giustificassero una revisione da parte della Var. «La Var valuta solo se ci sono elementi oggettivamente diversi rispetto a quanto visto in campo. In questo caso, non c’erano», ha aggiunto.

Per quanto riguarda il rigore dell’1-1 per i rossoblù, uno degli episodi più discussi, Aureliano ha sottolineato che la decisione è stata presa dopo aver ricevuto una segnalazione dalla Var. «In quella circostanza la Var mi ha segnalato un tocco non visto dal campo, coperto dai giocatori», ha spiegato. A seguito della revisione delle immagini, ha deciso di assegnare il rigore, che ha portato il Catanzaro al pareggio.

Aureliano ha anche voluto condividere un lato personale della sua carriera: «Sono sempre stato un tifoso, seppure di seconda mano, del Cosenza, visto che la mia prima squadra è il Bologna. Ogni volta che ho arbitrato il Cosenza è stata un’emozione particolare». Nonostante le sue origini e le emozioni legate al Cosenza, l’arbitro ha comunque sottolineato che ogni decisione è stata presa con la massima imparzialità.

10 risposte

  1. Sono sempre stato un tifoso del Cosenza? Bah, a giudicare dagli arbitraggi, si sarebbe detto l’esatto opposto……il che, sempre se vera la fede rossoblù, è un complimento

    1. Rocchi è intervenuto sull’episodio e l’espulsione non era corretta perché dei 4 parametri solo due erano presenti . Cmq personalmente ritengo Aureliano che sia stato un pessimo arbitro tenuto a galla da qualche Santo in paradiso

      1. Polemica inutile! Forse proprio l’eccessivo entusiasmo, legato a quell’insperato pareggio al 108esimo minuto e con la nostra squadra in 10, ha determinato un deleterio senso di appagamento. Da quel momento è iniziato infatti un lento e graduale calo psicologico della squadra, che ci ha portato ad una serie di scelte azzardate (vedi eccessiva esaltazione di Alvini, girandola fallimentare di allenatori), culminate con la dolorosa retrocessione!

      1. Non capisco , rigore solare . Purtroppo il furto non vi è riuscito visto che l’anno prima il vs amico Fabbri ha annullato il gol del pareggio di Calo’ . Un gol REGOLARISSIMO che inspiegabilmente venne annullato. Ma di favori arbitrali nei derby ne avete beneficiato molte volte vedi gol annullato a Cozzella al 90′ dal grande Pairetto altro amico di merende dei cozzolari .

      2. Certo, rigore magari solare, che ha consentito “al Cosenza” di pervenire al pareggio. Il sospetto “furto” da voi perpetrato è invece legato ai famosi ed immotivati 13(!) minuti di recupero! Vero record nazionale…Ma tanto, i giusti valori delle due squadre, fuori da ogni dubbio, si sono poi ben delineati con il mortificante 4-0 nel “ritorno” al Ceravolo……Comunque, a parte tutto, non è certo colpa nostra se in Calabria, nostri fratelli vibonesi a parte, siete gli unici, in 109(!) anni di tempo, a non avere MAI conosciuto la serie A! Provate piuttosto a darvi una risposta in merito….

      3. Tifosi che invadano siti di altre tifoserie non è mai una scelta corretta poi se viene fatta in modo arrogante e per giunta denigratoria verso altri club mi viene spontaneo dirti stai al tuo bel cozzo e goditi la vita se ci riesci . A dimenticavo… non oltrepassare il cozzo certe culture ebbene non mostrarle

      4. Te lo dico io perchè: perchè evidentemente ci è mancato quel qualcosa in più che voi, Reggina e Crotone avete avuto e ve ne deve essere assolutamente dato il merito. Peccato che si sia trattato alla fine sempre di parentesi che fanno risaltare come e quanto sia difficile fare calcio ad altissimi livelli. Non ci sono in Calabria ne le persone ne le folli economie ormai necessarie. Se ci pensi oggi come oggi il divario tra la B e la A è enorme da tutti i punti di vista. A tutto questo aggiungi che non viviamo in una regione che ha oggettivamente capacità di attrarre grande investitori eventualmente anche esteri. Purtroppo bisogna fare i conti con il fatto che la Calabria è la regione più povera ed in fondo a tutte le classifiche dell’Unione Europea. Il nostro immediato futuro resta nelle mani dei pochissimi volenterosi, illuminati e danarosi imprenditori locali.

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