Cosenza, il futuro incerto verso il campionato di Serie C 2025-2026

Il presidente Eugenio Guarascio considerata la sempre più improibabile cessione del club, sarà chiamato a guidare il club in un clima di grande insoddisfazione e contestazione

Il Cosenza si prepara ad affrontare la stagione 2025-2026 di Serie C, con l’incertezza sul futuro societario che continua a pesare sul club. Se, come sembra probabile, la cessione della società non dovesse avvenire nelle prossime ore, sarà Eugenio Guarascio, presidente in carica, a dover prendere le redini e orientare la squadra verso la nuova stagione. Ma la situazione si presenta tutt’altro che facile.

Il club rossoblù è alle prese con una retrocessione che ha lasciato il segno e con una stagione da affrontare in Serie C che si preannuncia complessa, soprattutto considerando il grande ritardo accumulato nella preparazione. Il clima attorno al Cosenza è tuttora carico di delusione e insoddisfazione, e sembra difficile immaginare una ripartenza serena, a meno di trasformazioni improvvise che possano cambiare il corso delle cose. La contestazione da parte dei tifosi continua a farsi sentire, alimentando un ambiente teso e avvelenato che non aiuta a progettare con serenità il futuro della squadra.

In questo scenario, l’annuncio del ritiro pre-campionato a Lorica ha destato non poche preoccupazioni. Il clima di contestazione potrebbe rendere difficile il normale svolgimento della preparazione, con i tifosi pronti a far sentire la propria voce in un contesto già molto turbolento. La decisione di stabilirsi nella località montana potrebbe essere letta come un tentativo di allontanare la squadra dalla pressione cittadina, ma allo stesso tempo potrebbe esacerbare ulteriormente le tensioni.

La situazione del Cosenza resta delicata, con la necessità di risolvere al più presto la questione societaria e di ottenere risposte chiare dalla dirigenza. Se la cessione non dovesse concretizzarsi in tempi brevi, il presidente Guarascio si troverà a fronteggiare una realtà difficile, dovendo cercare di ricostruire la squadra e riallacciare il rapporto con i tifosi, che al momento sembra essere più che mai compromesso.

23 risposte

  1. E’ ormai sempre più chiaro, senza che ci sia la necessità di comunicati ufficiali, ciò che ci aspetta. Non vi sarà alcuna cessione. Guarascio resta sia perchè per il Cosenza chiede cifre improponibili ma anche perchè in questo momento ciò che gli interessa maggiormente è di incassare il massimo che può dai vari crediti che vanta oltre che dalla svendita di tutti i giocatori di proprietà che vogliono andare via. A restare saranno costretti soltanto coloro i quali non hanno avuto valide offerte da altre squadre. Guarascio sa molto bene che l’unica cosa che potrà fare, stante il fatto che nessuno ne vuole restare ne vuole venire a giocare a Cosenza, è allestire una squadretta mediocre che dovrà lottare per non retrocedere fatta con sconosciutissimi e mediocri giocatori datici in parcheggio e prestito fino al 30 giugno 2026. Lui sa perfettamente che non potrà contare sugli incassi di uno stadio quasi deserto e sa altresì che la frattura con la tifoseria è ormai insanabile. Proprio perchè ad un certo punto non gli sarà più imprenditorialmente conveniente a livello di potenzialità e prospettive (soprattutto in Lega Pro) mantenere la baracca, l’unica cosa logica che potrà fare sarà disfarsene. Ma questo potrà avvenire solo dopo aver fatto delle manovre che dovranno portare il Cosenza Calcio al di fuori della sua holding.

    1. Tu sei il solito…sapientone, preveggente, la solita….Cassandra! Non posso continuare a scrivere, perchè puoi immaginare dove tengo la mano destra…..

  2. E’ una bruttissima storia già vista e rivista! Guarascio non molla il Cosenza e credo sia pronto a vedere il suo Cosenza solo nelle trasferte perché al Marulla non verrà mai nessuno e ne si faranno abbonamenti nemmeno…gratis! Morale della favola si retrocede in D!

    1. Se rimane Guarascio non ci sarà nessun Cosenza ma solo la Guarascese, quindi ogni discorso calcistico è inutile. Zero persone allo stadio.

  3. Quindi li scegli tu fammi capire, oppure chi li sceglie questi imprenditori che saranno tutti infila per essere scelti Diciamo che vivi su Marte . Almeno a dire via guarascio per qualsiasi altro , invece te li vuoi pure scegliere . L erba voglio non cresce nemmeno nel giardino del Re. E poi andiamoci piano a parlare di serie d o eccellenza queste due categorie vanno barattate anche con il diavolo in persona altro che guarascio . Da un momento all atro io mi auguro che ceda nonostante le notizie ondivaghe che la stampa nostrana ci propina a giorni alterni

  4. Guarascio, questa volta la strategia di logorare per portare all’apatia e all’indifferenza non funziona. Ogni tuo tentativo di anestetizzare la folla con notizie piacevoli per poi bloccare tutto, non solo non fa svanire la rabbia ma l’aumenta in un modo così esponenziale che prima o poi qualcuno ti butta nel Busento dal ponte Mario Martire

  5. La cosa impressionante è che le Istruzioni tutte lascino libero questo signore che fa il bello e il cattivo tempo con il club che rappresenta questa città e questa provincia.

    1. Quando l’aspetto sociale viene meno e resta solo quello economico, una società di calcio non rappresenta più nulla se non la sua dirigenza purtroppo. Se un presidente non capisce che oltre ai maledetti soldi da intascare il Cosenza calcio è altro per la nostra comunità, fa venire meno il senso di cosa dovrebbe essere il calcio rendendo la squadra stessa una pura e semplice azienda senza un’anima.

  6. Non ci sembra un film HORROR. come in questa foto impresntabilmente brutt. Fa paura.
    Quando arrivera la LIBERAZIONE!!! .NESSUNO ALLO STADIO!

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