Cosenza, degrado evidente allo stadio Marulla nel giorno dell’addio a padre Fedele

Durante le esequie dell’ex frate, lo stato di abbandono dell’impianto sportivo della città dei bruzi riaccende le polemiche a pochi giorni dall'inizio del campionato

Il corteo funebre per padre Fedele Bisceglia ha attraversato lo stadio Gigi Marulla di Cosenza, tra la commozione dei presenti e un contesto che non ha lasciato indifferenti. Le tribune gremite di tifosi hanno reso omaggio a una figura simbolica per la città e per la squadra, ma a colpire è stato anche il profondo stato di abbandono in cui versa l’impianto sportivo.

Le condizioni del Marulla sono apparse critiche già nei giorni scorsi, in occasione della commemorazione di Gigi Marulla, e hanno trovato ulteriore conferma nel corso delle esequie. La pista di atletica invasa dalle erbacce è solo uno dei segnali di un degrado che sembra ormai radicato. La manutenzione ordinaria appare assente, con strutture non curate e spazi esterni in evidente stato di trascuratezza.

Tutto ciò avviene a poco più di due settimane dall’inizio del campionato di Serie C, quando il Cosenza giocherà la sua prima partita casalinga: domenica 31 agosto con la Salernitana. Un dettaglio che rende ancora più allarmante la situazione, considerando la necessità di garantire standard minimi di sicurezza e decoro per accogliere tifosi e squadre ospiti.

Lo stadio, cuore pulsante del tifo cittadino, dovrebbe rappresentare un punto di orgoglio per la comunità, ma l’attuale scenario racconta una realtà diversa: improvvisazione gestionale e assenza di interventi strutturali sembrano essere diventati la norma. Una condizione che riflette le difficoltà più ampie che ruotano attorno al club rossoblù e alla sua organizzazione.

Non è la prima volta che lo stato del Marulla viene messo in discussione. Da tempo si sollevano preoccupazioni per la mancanza di progettualità e per l’assenza di un piano di rilancio dell’impianto, elemento centrale per lo sport locale ma sempre più distante dagli standard richiesti da un calcio professionistico moderno.

L’episodio di ieri riaccende così l’attenzione sull’urgenza di interventi concreti e di una visione gestionale all’altezza delle ambizioni sportive e del ruolo sociale che il calcio ricopre a Cosenza. La città e i tifosi meritano uno stadio all’altezza della loro passione e della loro storia.

12 risposte

  1. Cosa ti sorprende??..in quel campetto gioca la GUARASCESE…..NO IL GRANDE COSENZA!!!!,.MI FAI RIDERE CHE ANCORA NN HAI CAPITO NIENTE!!!

  2. Sara tutti pronti e perfetto per la prima di campionato! Ma perché aizzare sempre fuoco a spese di questa società.. pagasse il Comune tuttj questi danni di immagine che si sta accollando una società senza incassi fra l’altro … lol

  3. L’amministrazione comunale, con la scusante delle poche risorse nelle proprie casse, non ha nessuna intenzione mettere mano ad uno stadio che sta cadendo a pezzi. I 7 milioni ottenuti dal fondo di coesione, che poi in realtà sono 5 per i lavori e 2 per la progettazione, non serviranno a nulla.

  4. Anche se “non ci vuole zingara per ‘nnuminà a ventura”, ribadisco la mia previsione: alla prima ufficiale in casa non tutti i settori saranno aperti.
    Vero è che non ci sarà sto pienone…

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