Il bomber del Lecce si confessa al giornalista Giuseppe Calvi sulla Gazzetta dello Sport oggi in edicola. Ricorda il suo passato in rossoblu e su Roselli dice…
Andrea La Mantia con 13 gol nella stagione 2015-2016 si è ritagliato uno spazio nel cuore dei tifosi del Cosenza. Attaccante generoso ma capace di vedere la porta come pochi. Sarebbe potuto diventare un simbolo della squadra di Guarascio ma non fu possibile e non certo per volontà del calciatore romano. Ma questa è tutta un’altra storia. Oggi è uno dei protagonisti del Lecce, voluto fortemente dal direttore sportivo Meluso che lo aveva portato in riva la Crati.
Sulle pagine della Gazzetta dello Sport oggi in edicola, La Mantia ha rilasciato una lunga intervista al giornalista Giuseppe Calvi. E si leggono due passaggi che esaltano la sua parentesi in rossoblu. “…Anche se Cosenza ha rappresentato una tappa fondamentale”, dice l’attaccante quando ripercorre la sua carriera prima di questo straordinario exploit al Via del Mare. Un altro passaggio è legato all’allenatore di quel periodo con la maglia dei Lupi: “A Cosenza, dove segnai 13 gol, il mio record, ho preso lezioni dure e preziose dal tecnico Roselli. A Monopoli, mi mandò in campo al 70’ e mi sostituì all’80’”.