La partita con lo Spezia è troppo importante, se non decisiva per il futuro dei rossoblu: dalla salvezza alla sofferenza, con in mezzo la speranza di centrare l’obiettivo a prescindere. E sul futuro di Braglia…
Che la partita con lo Spezia fosse troppo importante lo avevamo annunciato nei giorni scorsi. L’allenatore Braglia ce ne dà conferma: oggi e domani allenamenti a porte chiuse. Cosenza blindato, in vista della partita che potrebbe decidere la stagione: salvezza in caso di vittoria, sofferenza se dovesse perdere, speranza di arrivare comunque all’obiettivo nel caso in cui la sfida di lunedì sera al Marulla (fischio d’inizio alle ore 21) dovesse finire in pareggio.
È fin troppo evidente che nessuno vuole correre rischi in casa rossoblu, soprattutto l’allenatore il quale, si sussurra, non vede l’ora che finisca questo campionato. Una salvezza, se dovesse arrivare, sudata e conquistata senza il supporto necessario di quel contorno indispensabile che ruota attorno alla parte prettamente tecnica. Un vero e proprio miracolo calcistico, del quale proprio Braglia ne è stato l’indiscusso attore protagonista.
Con la mente libera, serena si potranno prendere le decisioni più opportune. Chi conosce bene Braglia sa che un’altra stagione come quella appena conclusa sarebbe difficile da sopportare. A certi livelli il calcio non può reggersi in eterno sull’improvvisazione. I miracoli, sportivi ovviamente, non si ripetono in eterno. Ecco perché da più parti arrivano conferme sul futuro dell’allenatore toscano lontano da Cosenza. E la destinazione Bari rimane, a oggi, quella più probabile.
