Il difensore rossoblu rivela: “Ho chiamato Pillon per ringraziarlo dopo che si è dimesso”. Ed è convinto: “Credo che si torni a giocare anche se finiremo a luglio”.
Era da poco riuscito a ritrovare il ritmo partita e il posto da titolare Raffaele Schiavi, dopo il lungo infortunio. Il difensore del Cosenza però ha dovuto adeguarsi allo stop generale del calcio italiano per l’emergenza coronavirus. Intervistato da pianetaserieb.it, il giocatore rossoblu ha raccontato la sua quotidianità e non solo.
“Ci alleniamo a gruppetti di dieci insieme al preparatore atletico in videochiamata – ha spiegato Schiavi -. La facciamo tutti i giorni alternando una seduta di atletica e una di forza. Se si dovesse riprendere, però, credo sia necessario un piccolo richiamo di preparazione perché, ad oggi, siamo fermi da 20 giorni. Inoltre, abbiamo fatto una chiacchierata con il nutrizionista per gestire l’alimentazione perché si sa che, stando a casa, si rischia di mangiare qualcosina in più rispetto al solito”.
Sulla possibilità che il campionato venga concluso: “Sì, credo si torni a giocare anche se il campionato potrebbe finire a giugno o a luglio. E sì, credo ancora nella nostra salvezza. Abbiamo una squadra con giocatori molto forti per la categoria, ma siamo stati molto sfortunati perché, più di una volta, meritavamo di vincere e, quando andava bene, siamo riusciti a portare a casa un punto. Nonostante questo, la squadra è molto motivata. Lotteremo fino all’ultimo per riuscire a conquistare la salvezza”.
Infine Schiavi ha rivelato un retroscena su mister Pillon: “La sua è una scelta da ammirare perché ha messo al primo posto la sua famiglia e i suoi cari. Dopo le dimissioni, l’ho chiamato per ringraziarlo perché è una di quelle persone che si fa ben volere. In più, dà sempre il massimo e ha dimostrato più volte di tenere alla causa”.