Santopadre parla del rischio sopravvivenza dei club: “Se vengono meno i fatturati delle aziende sarà impossibile tenere in piedi il calcio”
Massimiliano Santopadre, presidente del Perugia, intervistato sulle colonne del Corriere dello Sport, come rilanciato da CalcioGrifo.it, ha dichiarato: “Il rischio vero è di fallire, perché se il blocco delle attività ha sbriciolato i fatturati delle nostre aziende primarie, non ci sarà nessuna possibilità di tenere in piedi il calcio. Si parla di introiti televisivi che verranno meno, ma nella nostra categoria si perdono 70 milioni l’anno che vengono coperti dalla ricapitalizzazione dei presidenti. Con le aziende chiuse è impensabile che si possa iniettare liquidità nei club”.
Sulla questione stipendi Santopadre afferma: “La cosa più sbagliata è mettere i presidenti contro le squadre. Mi sono sentito offeso dalle parole di Tommasi visto che dimentica che senza aziende non esistono società di calcio. Uno stipendio medio in Serie B è di 200 mila euro netto (440 lordo) ed in vista di una riduzione si perderebbe dal 15% al 25% del contratto annuale. Credo che la richiesta sia ragionevole e non penso ci sia bisogno di ulteriori trattative”.