Nel caso di ripresa dei campionati, l’esperimento adottato da tempo in Serie C verrà allargato anche al torneo cadetto e alla massima serie
La ripartenza dei campionati di calcio in Italia si fa sempre più in salita ma, evidentemente, rimane forte la volontà di andare oltre l’emergenza Coronavirus. In attesa di capire cosa potrà succedere dopo il 18 maggio, data indicativa secondo la quale potrebbero riprendere gli allenamenti di gruppo, anche se con tutte le dovute cautele, si discute sulle probabili novità.
Ce n’è una che sembra molto probabile: l’introduzione delle cinque sostituzioni anche in Serie B e, ovviamente, nel massimo campionato. L’esperimento va avanti da tempo in Serie C e gli allenatori ne sono tutti entusiasti. Nel caso dovessero riprendere i campionato, chiaramente si dovranno giocare molte partite in tempi strettissimi. Ed ecco che i cinque cambi tornerebbero molto utili.
Ci sono allenatori nell’attuale Serie B che conosco bene la situazione, proprio per averla vissuta in C. Uno è “Alessio Dionisi, oggi impegnato a salvare il Venezia“, scrive La Gazzetta dello Sport oggi in edicola. Il giornalista Pietro Scognamiglio ricorda che in Lega Pro l’attuale allenatore dei lagunari “ha spinto fino alle semifinali playoff la sorprendente Imolese al ritmo di 4,6 cambi, di media, a partita”.
Cosa che, invece, non ha fatto Attilio Tesser alla guida del Pordenone: la sua media si è fermata a 3,7 cambi a partita, puntando, evidentemente, su un blocco di titolari. Ma il tecnico dei neroverdi, in vista della possibilità di giocarsi la promozione in Serie A nel caso in cui si tornasse in campo, accoglierebbe la novità a braccia aperte. “Ho sperimentato – si legge sul quotidiano sportivo milanese – come aiuti a cambiare le partite, quando necessario, sia tatticamente che tecnicamente. Sarebbe una buona idea e spero proprio che venga approvata”.