Dal ‘Marulla’ segnali molto confortanti: il record dell’ultima giornata in occasione de match con la Salernitana, più di Empoli-Inter e Sassuolo-Atalanta. E mantenere la categoria diventa un patrimonio inestimabile…
Oggi si gioca la giornata numero 19 in Serie B, quella che chiude il girone di andata con il Cosenza a osservare il turno di riposo (non per fare dietrologia ma all’ultima di campionato potrebbe condizionare e non poco questa sosta “forzata”…) da spettatore interessato alle sfide che coinvolge la parte bassa della classifica. E il programma prevede un ricco menù: dagli scontri diretti Livorno-Padova e Venezia-Carpi passando per Foggia-Verona, Ascoli-Crotone e Cremonese-Perugia. Al giro di boa la squadra di Braglia ci arriva a quota 19, ed è evidente che la media andrà migliorata nella seconda parte della stagione in modo da arrivare all’ultima giornata, quella in cui i rossoblù, appunto, osserveranno il turno di riposo, con la salvezza già raggiunta.
Riavvolgiamo il nastro, fino alla giornata precedente. Se per la corsa alla Serie A venissero assegnati dei punti in base alle presenze sugli spalti, il Cosenza entrerebbe di diritto tra le favorite alla promozione. Cosenza-Salernitana, la partita di giovedì scorso che ha chiuso il girone di andata dei Lupi, ha portato sugli spalti del Marulla 12.375 spettatori di cui 10.839 paganti. In assoluto la partita con più presenze dell’intera giornata.
A seguire: 9.593 in Verona-Cittadella, 9.507 in Brescia-Cremonese, 8.262 in Palermo-Ascoli, 8.015 in Perugia-Foggia, 6.834 in Pescara-Venezia, 6.405 in Padova-Benevento, 5.559 in Crotone-Spezia e infine 1.645 spettatori in Carpi-Livorno (tutti i dati sono tratti dai tabellini pubblicati da La Gazzetta dello Sport). Buttando un occhio all’ultima giornata del girone di andata in Serie A, la partita Cosenza-Salernitana ha totalizzato più spettatori di Empoli-Inter (10.393, però con il settore ospiti chiuso) e Sassuolo-Atalanta (12.233) mentre non sono stati comunicati gli spettatori di Chievo-Frosinone.
Si può dire che Cosenza ha tutte le potenzialità per esprimere con continuità un pubblico da Serie A. Ma è chiaro che adesso bisogna soprattutto concentrare ogni sforzo a mantenere la Serie B, che poi è l’obiettivo principale del club. Tocca al presidente Guarascio fare in modo che un patrimonio inestimabile, qual è quello delle presenze allo stadio, non lo faccia disperdere. Urgono investimenti economici necessari a migliorare una squadra che merita soltanto applausi per il percorso effettuato nel girone di andata. Il direttore sportivo Trinchera dovrà avere in mano certezze tali da individuare i calciatori giusti per mettere Braglia nelle condizioni di tagliare il traguardo della salvezza prima possibile. A Guarascio il compito di non permettere a nessuno di preconfezionare alibi che rischiano di compromettere quanto fatto fino a oggi. Anche perché potrebbe non bastare avere un pubblico da Serie A.
