La memoria difensiva dell’avvocato Le Pera ha convinto il gip a non confermare il Daspo di gruppo al tifoso del Cosenza
È arrivato, da parte del tribunale di Palermo, il primo provvedimento di revoca del Daspo al tifoso del Cosenza Giorgio Spagnuolo, 35 anni, grazie al ricorso presentato dall’avvocato Roberto Le Pera del foro di Cosenza.
«Dall’annotazione di polizia giudiziaria del 4 novembre 2018 non si ricava alcun elemento di collegamento “individualizzante” in ordine al possesso» degli oggetti rinvenuti sparsi tra il portabagagli e i sedili del pullman dove viaggiavano 50 soggetti, successivamente identificati, tra i quali lo stesso Giorgio Spagnuolo, in quanto il “Daspo di gruppo” prevede una condotta sia singola che di gruppo, evidentemente finalizzata alla partecipazione attiva ad episodi di violenza, di minaccia o di intimidazione” è quanto scrive il giudice per le indagini preliminari Annalisa Tesoriere, che poi aggiunge “difetta la prova di una partecipazione attiva individuale alla detenzione del materiale destinato con ogni probabilità alle azioni violente verosimilmente programmate in occasione dell’incontro di calcio, non potendo, in tal senso, rilevare una “responsabilità” collettiva”.
“Non può essere richiamata la “concorsualità morale” in assenza delle condotte materiali individuate dall’articolo 6): “l’aver tenuto una condotta sia singola che di gruppo” è espressione che conserva e custodisce la ratio legis del DASPO, nel senso di non poter prescindere, qualsiasi tipo di valutazione giurisdizionale, dalla partecipazione attiva del singolo” è quanto, invece, scritto dall’avvocato Le Pera, che con la sua memoria difensiva ha convinto il Gip a revocare il Daspo al suo assistito. Giustizia è stata fatta per il primo dei 50 esponenti della Bergamini, ora avanti così.