Dopo l’infortunio capitato a Corsi contro la Cremonese, sono stati in quattro ad alternarsi nel ruolo. Adesso sul portiere si concentrano le attenzioni per una scelta definitiva
L’infortunio di Angelo Corsi ha aperto il dibattito sulla fascia di capitano in casa Cosenza. Non è che sia l’argomento attorno al quale ruota tutto il mondo del calcio (nonostante il caso Icardi all’Inter…), però ha destato non poca curiosità il fatto che da quell’11’ del primo tempo della partita con la Cremonese la fascia sia passata da un braccio all’altro con una disinvoltura tale da lasciar pensare che poi in fondo questo “simbolo identificativo” non fosse così importante. Eppure: “Il capitano di una squadra di calcio – si legge su wikipedia – è generalmente il giocatore più rappresentativo della squadra, anche se ogni società è libera di adottare criteri specifici per l’assegnazione di tale ruolo; ad esempio gli anni di militanza nel club, il numero di presenze o significative qualità morali o di rappresentanza”.
Ricapitoliamo cosa è successo dopo quel contrasto tra il capitano dei Lupi e Strefezza della Cremonese. A sorpresa, quando Corsi ha lasciato il terreno di gioco, la fascia di capitano è passata sul braccio di Luca Palmiero, tra l’altro uno dei più giovani del gruppo. “Palmiero ha grande personalità, quando gioca al suo livello sembra già vecchio”, rispose Braglia a chi, nel dopo gara con la squadra di Rastelli, gli chiedeva della fascia all’ex Napoli. Tutti si aspettavano Bruccini, fino a quel momento vice capitano designato tant’è che a Livorno, con Corsi squalificato, toccò proprio al centrocampista milanese ereditarne la fascia. Eppure era passata soltanto una settimana…
Dunque, Palmiero nuovo capitano del Cosenza dopo il k.o. di Corsi. Sembrava questa l’indicazione. E invece no. Succede che a Perugia viene “promosso” Dermaku. E ci sta, perché si racconta che il gigante albanese in quanto a personalità sia uno molto seguito nel gruppo. Applausi a Braglia: ottima scelta. Anche perché il club spinge per trovare un accordo sul rinnovo del contratto considerata la scadenza a giugno 2019, e quella fascia potrebbe far pendere il piatto della bilancia dalla parte di Guarascio. Ma Braglia evidentemente è nato per stupire. E con gli effetti speciali. Ecco che in occasione di Cosenza–Carpi la fascia di capitano passa sul braccio di Legittimo, decisamente uno dei calciatori più esperti del gruppo. Ci sta pure questo.
E siccome siamo a Cosenza, le sorprese le trovi in ogni angolo. A Foggia il capitano è Garritano, al rientro dal primo minuto dopo molto tempo. Luca è indiscutibilmente il simbolo della cosentinità nella squadra, tra l’altro nato e cresciuto proprio a due passi dal San Vito, oggi Gigi Marulla. Le scelte di Braglia hanno convinto poco. Anche all’interno del gruppo stesso. Dopo l’infortunio di Corsi, la fascia è passata sulle braccia di quattro calciatori diversi. Le sorprese, però, potrebbero anche non finire qui nonostante su questa vicenda del capitano pare ci sia chi spinge per una soluzione definitiva. E il nome che circola con maggiore insistenza e che, tra l’altro, avrebbe anche trovato il benestare del gruppo e dei vertici del club è quello di Pietro Perina. Solo una spinta emotiva causata da quel calcio di rigore parato contro il Carpi oppure suggestioni diffuse in piena liberta? Sabato pomeriggio contro il Brescia ne sapremo di più…
