Oggi Guarascio, così come Pagliuso in passato: allenatore in seconda, preparatore atletico e allenatore dei portieri tutta gente di fiducia e soprattutto del posto
Guarascio come Pagliuso. Nel senso che il presidente del Cosenza ha replicato ciò che in passato caratterizzò la gestione dello staff tecnico da parte dell’ex patron dei Lupi. Cosentinità attorno alla figura dell’allenatore a cementificare quel senso di appartenenza necessario per trasferire a tutto il gruppo l’amore per la maglia rossoblu. Da Zaccheroni a Mondonico passando per Mutti e Silipo.
Un po’ tutti i tecnici che si sono susseguiti alla guida del Cosenza hanno lavorato con uno staff composto da cosentini e da cosentini adottivi come Gigi Marulla e Gigi De Rosa, entrambi con il ruolo di allenatore in seconda. E poi preparatori atletici come Giancarlo Rao e Pino Pincente, per non dimenticare Maurizio Guido nel ruolo di allenatore dei portieri il quale ha proseguito la sua carriera nello staff di Zaccheroni.
Gente di fiducia. Gente del club. E tutti gli allenatori hanno sempre avuto un ottimo rapporto con i componenti lo staff. Dalla scorsa stagione anche Guarascio ha optato per questa scelta: inserire nello staff gente di fiducia, gente che ama il Cosenza. Cosentinità pura, un senso di appartenenza unico che sta facendo la differenza: dalla vittoria del campionato di Serie C nella passata stagione, all’ottima stagione di Serie B ancora in corso.
Intanto l’allenatore in seconda: per Roberto Occhiuzzi il passaggio dalle giovanili alla prima squadra non è stato per nulla complicato. Punto di riferimento per il gruppo e per lo stesso Braglia: il ragazzo di Cetraro è il tattico del tecnico toscano. Maniacale nello studio degli avversari. E poi il preparatore atletico Luigi Pincente, figlio d’arte e pure lui in arrivo direttamente dal settore giovanile. Infine l’allenatore dei portieri Antonio Fischetti in passato nel settore giovanile ma il passaggio in prima squadra è avvenuto dopo la parentesi alla Reggina con Zeman junior allenatore.