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Lecce-Cosenza, le pagelle: difesa disastrosa, Garritano unica nota lieta

Partita dalle due facce quella disputata al “Via del Mare” dalla squadra di Braglia. A centrocampo si fa sentire l’assenza forzata di Sciaudone

PERINA 5,5 – Incolpevole sui tre gol subiti, anche se in occasione del secondo gol del Lecce poteva ostacolare il colpo di testa di La Mantia. Ma il vantaggio leccese è più un errore di reparto che individuale. E lui c’entra davvero poco.

CAPELA 5 – Un esempio lampante della poca lucidità del reparto difensivo rossoblu. Soffre spesso e volentieri le giocate di Mancosu e quando il Lecce sfonda sulla fascia sinistra ha sempre vita facile. Totale assenza di garanzie dal portoghese.

DERMAKU 4,5 – Colpevole sul secondo gol del Lecce, quando si lascia anticipare con una facilità disarmante da La Mantia, e sul definitivo 3-1. Oggi, il gigante albanese non convince affatto: non pervenuta la sua leadership in campo, si rifarà nel derby di domenica.

LEGITTIMO 5 – Avevamo parlato di lui come una costante garanzia nel reparto rossoblu. Ebbene, oggi il difensore leccese ha steccato terribilmente la gara, come del resto tutti i suoi compagni di reparto. Colpevole in entrambi i gol, per lui decade di diritto la palma di “giocatore più costante del Cosenza”.

BITTANTE 5 – Primo tempo dignitoso, anche se non ottempera al suo compito di esterno offensivo e si limita prettamente a quello di terzino destro. Non pervenuto nel secondo tempo, un ectoplasma.

MUNGO 5,5 – Buona prestazione nella prima frazione, quando si divora anche il gol del 2-1. Nella ripresa si abbassa troppo e cala vistosamente, non riuscendo ad incidere in avanti come al suo solito.

BRUCCINI 5,5 – Compitino svolto in maniera mediocre nel primo tempo, soffre troppo nella ripresa quando la sua assenza in area causa il gol di La Mantia. Va spesso a vuoto, meno brillante rispetto al solito.

GARRITANO 6,5 – Sblocca dopo un paio di minuti una gara che si preannuncia complicatissima e regala intensità e sacrificio ogni qualvolta viene coinvolto in un’azione di gioco. Eccezion fatta per il gol, però, non incide in fase offensiva. (dal 62′ PALMIERO 5,5 – Viene inserito da Braglia quando i giochi sono già fatti, non incide per niente e anzi sbaglia i lanci che lo hanno reso finora un vero e proprio metronomo del centrocampo.)

D’ORAZIO 5,5 – Da lodare esclusivamente il suo sacrificio nel percorrere con insistenza la fascia sinistra, per il resto è da bocciare tutto. Sbaglia ripetutamente cross e quando ci sono ripartenze non si fa trovare lucido.

EMBALO 5,5 – Sbaglia clamorosamente un gol di testa davanti la porta, oggi meno lucido del solito. Affronta da subito la gara con un buon piglio, ma quasi mai riesce a trovare spazi per esprimere le sue doti devastanti. Prestazione da rivedere. (dal 58′ MANIERO 5 – Poca, davvero poca roba. Superficiale come tutti i suoi compagni dopo il 3-1, ecco il Maniero al quale eravamo abituati.)

TUTINO 6 – Assist mozzafiato dopo un paio di minuti per il gol di Garritano, poi fa fatica. Vorrebbe fare qualcosa in più, ma spesso e volentieri non trova il supporto dei compagni. In fase di non possesso si muove egregiamente, non dando punti di riferimento ai difensori avversari. Ma da uno come lui ci si aspetta sempre qualcosa in più.

 

 

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