Il celebre doppio ex di Cosenza e Padova si racconta in esclusiva ai nostri microfoni: “A Padova mi riconfermai, mentre la consacrazione in A l’ho avuta col Lecce”
Dici Cristiano Lucarelli e i ricordi vanno subito a quel Cosenza di Mutti che sfiorò la Serie A. Era la stagione 1995/96 quando, nell’ambito dell’operazione che portò Marco Negri al Perugia, l’attaccante livornese arrivò nella città bruzia. Per lui, fu la prima esperienza tra i grandi: “Ho ricordi positivi soprattutto a Cosenza, lì c’è stato un rapporto più profondo perché quella piazza mi ha dato i natali nel calcio: lì, infatti, sono esploso tra i grandi e proprio quell’anno ho partecipato alle Olimpiadi di Atlanta“. Una stagione sopra le aspettative, come lo stesso Lucarelli ci conferma: “Siamo partiti per doverci salvare e alla fine abbiamo lottato per un traguardo chiamato Serie A. Il Cosenza è indubbiamente una delle mie ex squadre a cui sono più particolarmente legato”.
All’ombra dell“Euganeo” di Padova, dove i Lupi affronteranno domenica l’agguerrita squadra di Centurioni, invece Lucarelli incontrò una situazione tutt’altro che florida: “Lì, invece, fu il contrario. La squadra veniva dalla retrocessione dalla A e si pensava di aver costruito una squadra per tornare nella massima serie. Alla fine abbiamo rischiato addirittura di scendere in C“.Nonostante le varie difficoltà, però, il talento di Lucarelli continuò a crescere: “E’ stata una bella esperienza riconfermarsi in una città bella come Padova, poi la consacrazione nel massimo campionato l’ho avuta a Lecce“.