L’ex portierone rossoblu, in esclusiva ai nostri microfoni, ha azzardato alcuni paragoni: “Palmiero mi ricorda molto Venturin, mentre Tutino è uguale a Padovano”
Stagione memorabile del Cosenza, piena di rivelazioni e sorprese. Tanti i giocatori in grande spolvero, l’ex portierone rossoblu Luigi Simoni ci svela i suoi preferiti: “Io ne cito due: Perina, per lui la locuzione più adatta è ‘alla grandissima’. Dopo quello che ha subito quest’estate, fare un campionato del genere è da grandi. Dermaku è un gran difensore, è un leader come Giovannelli“.
Poi, parte il toto-paragoni: “Palmiero mi ricorda molto Giorgio Venturin, anche per la calma e la serenità con cui gioca. Per Tutino è normale l’accostamento a Padovano, sono praticamente uguali”. E Perina è uguale a Simoni?: “Io sono più forte di lui (ride, ndr). E’ un gran portiere, tra noi due sarebbe stata una bella battaglia, ma a sedersi in panchina sarebbe stato lui”.
Il discorso si fa interessante e viene naturale chiedere all’ex portiere ferrarese il segreto del “Superman” rossoblu: “Io mi sono messo nei suoi panni: dopo tutto quel tempo passato ai margini, nella prima partita avrei mangiato gli avversari, e lui ha fatto così. Quando uno ha rabbia da vendere, non può mai sbagliare”. Capitolo mercato, Simoni lancia un segnale alla dirigenza del Cosenza: “Io credo che gente come Palmiero, Tutino, Perina e Dermaku debbano essere riconfermati. Bisogna sostituire i giocatori che vanno via con gente di esperienza e dal grande carattere, non facendosi abbindolare dai nomi altisonanti. 30 anni fa, quando io, Urban e Lucchetti fummo ceduti, la società pensava di sostituirci con calibri da 100, ma poi i risultati non arrivarono”.
Conclusione legata ad una prossima visita in città: “Mi farebbe piacere, Cosenza è casa mia. Spero di venire il prima possibile”.