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Occhiuto chiarisce sul Marulla: “Il Cosenza deve investire sullo stadio”

Il primo cittadino bruzio risponde a un utente di Facebook e dice la sua sulla vicenda che vede l’amministrazione e il club al centro di una polemica sulla gestione dell’impianto. “Non vorrei che qualcuno pensasse di approfittare della nostra generosità e dell’amore per i colori della città”.

L’informazione nell’era di internet viaggia via social. E anche velocemente. Adesso anche un semplice cittadino, un tifoso possono sostituirsi a un giornalista rivolgendo domande su qualsiasi argomento. E così sulla questione stadio Marulla che vede contrapposti il Comune di Cosenza e il Cosenza Calcio ecco che un utente di Facebook pone una domanda al primo cittadino bruzio: “Egregio signor sindaco Mario Occhiuto, il popolo rossoblu nonché suoi concittadini sono preoccupati per la questione agibilità dello stadio Marulla che potrebbe compromettere la futura stagione agonistica del Cosenza calcio…. Lo scambio tramite lettera è evidente prova che manca il dialogo e tutto ciò è deleterio per tutto l’ambiente e per le ambizioni dell’intera tifoseria! Le chiedo solo di chiarire come stanno realmente i fatti e cosa farà l’amministrazione comunale per garantire che la nostra amata squadra possa giocare nel suo tempio…”.

E la risposta del sindaco Mario Occhiuto, un politico molto social, non è tardata ad arrivare. Una risposta lunga e dettagliata: “È molto semplice: lo stadio di calcio, così come tutti gli altri impianti sportivi della città di Cosenza può essere dato in affidamento a privati solo a fronte di un corrispettivo economico. Per gli altri impianti è necessaria addirittura una procedura di gara pubblica, in questo caso viene affidato alla società che gestisce la squadra di calcio locale. Non è tecnicamente e giuridicamente possibile affidare gratuitamente la gestione o l’uso dell’impianto perché sarebbe un illecito”.

Il primo cittadino lancia anche stoccate al presidente del rossoblu Eugenio Guarascio. “Non vedo neanche come si può pretendere: per quale motivo noi dovremmo dare in gestione un impianto pubblico, realizzato con fondi pubblici, ad un privato che poi incassa somme per il suo utilizzo attraverso la vendita dei biglietti, la pubblicità e i fondi erogati dalla Lega Calcio, svolgendo di fatto un’attività economica. Si pretendono cose assurde: il Comune di Cosenza dovrebbe dare in gestione l’impianto gratuitamente e per di più realizzare di volta in volta le opere necessarie per gli adeguamenti e le manutenzioni ad una società privata che poi incassa tutte le somme della Lega, dei biglietti d’ingresso, della pubblicità e di tutto il resto. Cioè noi paghiamo tutto, e gli altri incassano tutto”.

Dalle parole di Mario Occhiuto emerge chiaramente come il presidente Guarascio anche sulla questione stadio ha usato non ha mai agito con decisione. “Finora non abbiamo mai preso un euro ma abbiamo subito solo rinvii anche per la sottoscrizione del contratto, e così abbiamo fatto gli atti alla società. Il rapporto deve funzionare così invece, come in tutte le città italiane: noi abbiamo un bene pubblico (lo stadio) e possiamo darlo in affidamento dietro un congruo corrispettivo economico, e chi lo prende in affidamento sottoscrive una convenzione ed effettua tutte le opere di adeguamento e manutenzione necessarie per la sua attività e solo dopo può incassare i proventi”.

Non è affatto tenero il primo cittadino verso il presidente del club rossoblu. “Finora abbiamo dato la massima disponibilità per amore della squadra e della città credendo nella buona fede e assumendoci come al solito tutte le responsabilità, ma non abbiamo ricevuto né il pagamento del giusto canone né quello degli arretrati, né la sottoscrizione di un contratto. Per poter giocare in serie B abbiamo realizzato noi in tempo record le opere necessarie, in via straordinaria la prima volta al posto della società che come al solito non voleva anticipare e investire nulla. Non può essere una regola. Trovatemi un solo Comune in Italia dove il sindaco e l’Amministrazione si prendono in carico addirittura il terreno di gioco!”.

La lunga e articolata risposta di Occhiuto all’utente di Facebook si chiude con chiarissimi riferimenti a Guarascio: “Noi siamo stati sempre vicini al Cosenza Calcio, ci siamo dati da fare generosamente e in ogni modo per farlo ripartire e per farlo risalire, però non vorrei che qualcuno pensasse di approfittare della nostra generosità e dell’amore per i colori della città. Non ce l’abbiamo con nessuno ma ci sono delle regole che devono essere rispettate, e che non dipendono neanche dal sindaco ma dai responsabili amministrativi dell’Ente. Un bene di proprietà del Comune deve produrre un reddito, non solo spese per le casse comunali. È venuto il momento che anche la proprietà capisca che è necessario effettuare i giusti investimenti, considerando questa attività anche come un bene pubblico e sociale e non alla stregua di qualsiasi altra solo per ottenere il massimo profitto senza neanche correre alcun rischio. Spero di essere stato chiaro. Grazie mille”.

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