All’Adriatico la partita di ritorno della seconda semifinale dopo il pareggio a reti bianche nella sfida del Bentegodi. In palio l’ultimo posto utile per andare in Serie A: chi passa sfiderà il Cittadella
Manca la seconda finalista per andarsi a giocare poi contro il Cittadella il terzo posto per la Serie A dopo le promozioni dirette di Brescia e Lecce. Stasera alle ore 21, diretta TV su Dazn, all’Adriatico la sfida tra il Pescara e il Verona: si parte dallo 0-0 scaturito nella gara d’andata al Bentegodi. Una partita aperta a qualsiasi pronostico anche se Bepi Pillon potrà sfruttare il fattore campo e i due risultati su tre mentre per Alfredo Aglietti c’è un solo risultato per andarsi a giocare la finale: vincere in Abruzzo.
Ci sarà anche la spinta del pubblico a lanciare il Pescara: in prevendita superata quota diecimila tagliandi venduto. “Il clima che si respira è buono – ha detto Pillon sulle colonne de il Corriere dello Sport – avvertiamo attorno a npoi tanto affetto. La spinta del pubblico c’è sempre stata, solo che stavolta i tifosi saranno di più, quindi credo che rappresenteranno il dodicesimo uomo in campo”. Per quanto riguarda la formazione Campagnaro è recuperato, ma partirà in panchina. A sinistra, in difesa, toccherà a uno tra Pinto e Del Grosso.
In casa Verona confermata l’assenza del centrocampista Di Gaudio, specialista in promozioni, ma mai disponibile da quando è arrivato Aglietti. Il tecnico scaligero si trascina un solo dubbio, che riguarda il centrocampo sul centro-
sinistra, zona solitamente occupata da Zaccagni. Mercoledì scorso ha giocato Danzi in ballottaggio con Colombatto per la sfida di stasera. “Battere il Pescara – si legge sul Corriere dello Sport – significherebbe interrompere anche la sequenza senza vittorie fuori casa che dura dall’8 marzo”.