In caso di addio dell’attuale ds Foschi, la società rosanero virerebbe sul dirigente esonerato solo un anno fa
“Il Palermo che verrà muoverà i primi passi questa settimana. Due i passaggi prioritari: la figura del d.s. e quella dell’allenatore”. Apre così l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport nelle pagine regionali, in riferimento alla delicata situazione in casa rosanero. La nuova proprietà, attraverso la figura del nuovo dg Fabrizio Lucchesi, oltre al nodo allenatore dovrà definire anche la posizione del ds Rino Foschi.
L’attuale dirigente emiliano ha ancora un altro anno di contratto e la società ha intenzione di chiedergli di proseguire il suo lavoro, “con compiti che saranno confinati al suo ruolo di direttore sportivo, vista la presenza di un direttore generale” scrivono i colleghi della rosea, “Per il dirigente cesenate sarebbe un piccolo ridimensionamento, dopo l’attività a tutto campo degli ultimi due anni svolta prima a Cesena e poi a Palermo. Bisogna capire se Foschi accetterà di avere qualcuno sopra di lui a cui riferire”.
Qualora non dovesse arrivare la fumata bianca, il Palermo avrebbe un piano B low cost rappresentato da Aladino Valoti. L’ex ds del Cosenza, infatti, sarebbe la logica conseguenza della politica di contenimento dei costi esposto da Tuttolomondo, dal momento che l’ex d.s. ha ancora un anno di contratto che andrebbe soddisfatto comunque”. Grandi manovre, dunque, in casa rosanero, per il ruolo di direttore sportivo rispunta una vecchia conoscenza.
