Le ipotesi di reato sono di bancarotta fraudolenta, falso in bilancio e i reati tributari di emissione e utilizzo di fatture false. La società di Campedelli potrebbe vedersi messo in discussione il diritto di impresa, rischiando a quel punto la partecipazione al campionato
Sequestri milionari, nei confronti del Chievo Verona e del Cesena, nell’ambito dell’inchieste sulle presunte plusvalenze illecite nella compravendita dei calciatori fra i due club. Le ha eseguite la Guardia di Finanza di Forlì, su ordine del gip Monica Galassi, nell’ambito di un’inchiesta che coinvolge anche il presidente del Chievo Luca Campedelli. È stato disposto il sequestro preventivo di beni per 3,7 milioni nei confronti del Chievo e del suo attuale presidente e di beni per 5,3 milioni circa nei confronti del Cesena Calcio e società satellite, oltre che del suo ex presidente e di altri due indagati.
Le ipotesi di reato, riporta l’Ansa, sono di bancarotta fraudolenta, falso in bilancio e i reati tributari di emissione e utilizzo di fatture false. “Non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione, il Chievo è in regola e ha rispettato tutti i parametri – ha chiarito ieri il presidente Figc Gravina – Nel momento in cui dovessero pervenire osservazioni o preclusioni, adotteremo tutti i provvedimenti”. Stamattina il Procuratore federale ha chiesto gli atti al gip di Forlì. non è escluso che il Chievo possa vedersi messo in discussione il diritto di impresa, rischiando a quel punto la partecipazione al campionato.