Il tecnico dei clivensi è intervenuto in sala stampa al termine della gara pareggiata con i Lupi: “Sono soddisfatto, abbiamo retto bene alla reazione”.
Michele Marcolini, allenatore del Chievo, al termine del pareggio del “Marulla” col Cosenza, gara terminata 1-1, intervenuto in sala stampa, ha così analizzato il match: “Eravamo consapevoli che ci aspettava una partita difficile. Siamo stati bravi a sbloccarla subito, poi loro hanno reagito con grande veemenza, in particolare del punto di vista del ritmo, aspetto nel quale probabilmente il Cosenza ci è stato superiore. Il Chievo deve pensare ad essere sempre così compatto. Probabilmente in fase di costruzione, nella metà campo offensiva, siamo stati poco ficcanti, sbagliando il passaggio decisivo e accompagnando poco l’azione. Ma bisogna dare meriti agli avversari che si incontrano. Il Cosenza ha dei singoli che ti possono mettere in difficoltà in contropiede, come Carretta e Baez. Ne è venuta fuori una partita combattuta, senza molte occasioni da gol”.
“Il nostro obiettivo è fare più punti possibile, ogni gara fa storia a sé e bisogna capire il momento – ha proseguito il tecnico dei veneti -. Noi non siamo una squadra che va all’arrembaggio, bisogna trovare il giusto equilibrio. In altre occasioni abbiamo costruito sei o sette occasioni da gol, al “Marulla” di meno. Abbiamo avuto meno qualità nello sviluppo dell’azione, ma ci sono state due occasioni nitide, inclusa quella di Rodriguez, e segnato una rete. Non si può pretendere di venire a Cosenza e creare sette/otto occasioni, sennò farebbe un altro sport. Credo sia giusto rimanere equilibrati, nemmeno il Cosenza ha costruito occasioni incredibile, ne do merito ai miei ragazzi come lo do all’avversario, che si è difeso bene”.
“In linea di massima sono soddisfatto di quello che hanno fatto i miei ragazzi. Abbiamo giocatori esperti ma anche molti giovani. Ha esordito Cotali, che non aveva fatto neanche una presenza in Serie B e ha risposto presente. Esposito è un classe 2000, Semper è giovane, Dickmann pure, poi è entrato Bertagnoli, doveva giocare Vignato, un altro 2000. In determinate situazioni lo paghiamo. In questa categoria devi mettere in conto che a volte devi fare delle partite sporche, non si può pretendere di andare in tutti i campi a costruire e dominare. Mi piacerebbe, ma sarebbe un altro calcio, non lo fa neanche la Juventus“, ha concluso Marcolini.
