Cresciuto nel settore giovanile rossoblu, l’esordio in B e la vittoria di due campionati da calciatore. Adesso da allenatore sta stregando tutti
Il predestinato. Signori, Roberto Occhiuzzi, 40 anni compiuti lo scorso 11 novembre. Nato a Cetraro, calcisticamente è cresciuto nel settore giovanile del Cosenza squadra con la quale ha esordito anche in Serie B nella stagione 1998-1999. Quindi un lunghissimo girovagare per la penisola, fino al ritorno alla casa madre: due campionati vinti tra il 2007 e 2099, dalla Serie D all’ex Serie C1. E nuovamente il distacco.
Il Cosenza lo ha richiamato un po’ di tempo addietro: dal 26 agosto 2014 è diventato allenatore dell’Under 17. E giorno dopo giorno è nato un feeling speciale con tutto l’ambiente, fino a stregare il presidente Guarascio quando il contatto è diventato più diretto. Esattamente dal 23 dicembre 2016, giorno in cui è stato promosso a vice allenatore della prima squadra al fianco di Stefano De Angelis, dopo l’esonero di Giorgio Roselli.
Con l’arrivo di Gaetano Fontana, la stagione successiva, il presidente Guarascio ha preteso che Occhiuzzi rimanesse nello staff della prima squadra. Questa volta con il ruolo di assistente tecnico. L’avventura di Fontana è durata pochissimo e con l’avvento di Piero Braglia sulla panchina dei Lupi, per Roberto Occhiuzzi si è aperto un altro mondo: nuovamente vice allenatore. E grazie proprio a Braglia è cresciuto tantissimo.
Tattico maniacale. Si studia gli avversari in ogni piccolo dettaglio. Un punto di riferimento per i calciatori. Una crescita esponenziale che lo ha portato a essere indicato come un predestinato… Da tutto l’ambiente. Farà l’allenatore, su questo non ci sono dubbi. Dove, lo scopriremo con il tempo. Di certo il presidente Eugenio Guarascio ha un debole per questo ragazzo, con il rossoblu appiccicato addosso come una seconda pelle…