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Cosenza-Pillon, 36 giorni per conquistare tutti. E quel messaggio di Occhiuzzi…

In poco più di un mese il tecnico trevigiano si è fatto apprezzare dai calciatori, dallo staff e dal club per la sua lealtà lasciando di sé un ricordo molto positivo, al di là dei risultati. L’sms dell’allenatore in seconda

Bepi Pillon, 64 anni compiuti lo scorso 8 febbraio, in 36 giorni è riuscito a lasciare di sé un ottimo ricordo nel Cosenza calcio. Al di là dei risultati (4 punti in 5 partite), i calciatori, lo staff tecnico, lo staff sanitario e tutti coloro i quali lavorano con altre mansioni all’interno del club sono rimasti stregati dall’ex allenatore. Persona per bene, leale con tutti che, evidentemente, si è ritrovato nel posto giusto al momento sbagliato. Perché nel calcio, più di ogni altra cosa, contano i risultati. E quelli non sono arrivati. Non è che prima si fosse fatto meglio, anzi: tutt’altro. Ma lui ha lasciato in eredità valori importanti, che il mondo del calcio, purtroppo, non contempla più.

Rimane il ricordo di una persona che avrebbe voluto centrare un obiettivo sportivo difficilissimo ma il destino ha voluto che il rapporto si interrompesse. E non perché il percorso che avrebbe dovuto portare il Cosenza alla salvezza si è maledettamente complicato, più di quanto non lo avesse già ereditato. Perché la pandemia del Covid-19, meglio conosciuta come Coronavirus, ha radicalmente cambiato la vita di tutti noi. E Pillon dalla sua Mogliano, in provincia di Treviso, ne ha preso atto: prima di tutto la famiglia. La salute della famiglia.

Nei giorni successivi alla risoluzione del contratto in una intervista rilasciata a La Gazzetta del Sud ha ribadito i ringraziamenti a tutto l’ambiente rossoblu, con un pensiero, anche questo leale e sincero, ai tifosi. E poi un messaggio al presidente Guarascio: Occhiuzzi è la persona giusta per il futuro”. Se mai ci sarà un futuro, per la stagione in corso ovviamente. Così com’era successo con Braglia il giovane allenatore di Cetraro si era messo a disposizione anche di Pillon. Perché lui il Cosenza lo sente suo. Pochi giorni insieme, ma intensi. E quelle parole di Pillon hanno emozionato e non poco Occhiuzzi, il quale ha a sua volta inviato all’ex allenatore un messaggio in risposta che preferisce custodire nel suo cuore. Perché tra persone per bene è così che ci si comporta.

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