L’ex tecnico del Cosenza è intervenuto nel corso della trasmissione Soccer Night, ricordando la vittoria del campionato nella stagione 1979/1980
Riportò il Cosenza in Serie C nel 1980, Nedo Sonetti vinse in Calabria il primo campionato della sua lunga carriera che lo portò a trionfare anche sulle panchine di Atalanta, Udinese, Ascoli, Lecce, Brescia e Cagliari.
Il tecnico di Piombino è intervenuto nel corso della trasmissione Soccer Night condotta da Giuseppe Milicchio su Tele A 57. Tanti i ricordi di quella stagione trascorsa in riva al Crati. “Ogni volta che andavo a trovare il presidente Spadafora era sempre un’avventura. Un rapporto fatto di amore e incomprensioni. Lui voleva comandare su tutti, a me difficilmente andava di essere comandato”.
Un sergente di ferro, che aveva imposto da subito le sue regole. “Mi ricordo diverse avventura anche con i giocatori. Qualcuno voleva fare il furbo: tirai una scarpata a Labellarte che se lo prendevo lo uccidevo. La mia fortuna, fu avere Perrotta: aveva qualità importanti ha avuto la possibilità di esprimersi e ci aiutò a vincere il campionato”.
Nel 2010 la sua ultima panchina, ma Sonetti segue ancora con attenzione il campionato cadetto. “Il Benevento è di una spanna superiore a tutti, con la speranza che i campionati si riescano a completare. Ci sono buone squadre, una di queste è lo Spezia. Ci sono delle difficoltà, sarebbe un peccato retrocedere, mi auguro che questa squadra possa salvarsi”.