Il presidente dell’associazione: “Screening per ripartire, a breve a disposizione le analisi sierologiche”.
Maurizio Casasco, presidente italiano ed europeo dei Medici Sportivi, intervenuto sulle colonne di Tuttosport, ha dichiarato: “Noi facciamo delle raccomandazioni per quando si tornerà ad allenarsi o a giocare. Prima però una premessa chiara: quando si tornerà ad allenarsi non è di competenza dei medici sportivi ma delle istituzioni, quindi lo deciderà il governo di concerto con il ministero dello sport e della salute”
“Abbiamo dato delle indicazioni scientifiche sulla base delle consulenze che abbiamo avuto con i massimi esperti del settore nazionale e internazionale, tra i quali il n° 2 dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Non abbiamo invece dato indicazioni per la sicurezza di spogliatoi, trasferte e altro per rispetto di ciò che dovranno decidere le istituzioni. Le raccomandazioni sono suscettibili di cambiamenti perché come tutti vedono la situazione è in continua evoluzione”.
“A breve sarà disponibile un’altra strada, quella dell’esame sierologico per verificare o meno la presenza degli anticorpi. Ormai ci siamo e questo potrebbe essere di grande aiuto per aumentare le capacità di screening della popolazione e quindi anche degli sportivi. Quindi per gli atleti, dopo la serie di esami di routine per i professionisti, si potrà procedere anche attraverso la ricerca sierologica dell’RNA, con l’esame del sangue e non soltanto con i tamponi. A seconda delle risposte potremo capire se l’atleta è immune, se è immune e non contagiante o se non l’ha fatta, non è immune e non è contagiato”.
“E’ chiaro che affinché ce ne siano per tutti gli atleti occorre che ce ne siano in primis per i cittadini. Ma il contesto generale deve prevedere che l’attuale contagio scenda dal rapporto di una persona a tre a uno-uno o anche poco sotto uno. A quel punto anche la necessità di controlli in senso generale scenderà a livello numerico. Non si può certo pensare di fare tamponi agli atleti che stanno bene prima dei cittadini che non godono di buona salute e magari hanno qualche sintomo”, ha concluso Casasco.