Il portiere del Pescara in una intervista pubblicata sul Corriere dello Sport si dice preoccupato. “Penso a mio figlio ma anche a massaggiatore, fisioterapista e medico della squadra…”
In attesa che arrivino le prime certezze, il dibattito sulla ripresa del campionato di Serie B prosegue. È la volta di Vincenzo Fiorillo, 30 anni compiuti lo scorso 13 gennaio, portiere del Pescara. In una intervista pubblicata sul Corriere dello Sport si dice preoccupato sull’eventuale ritorno all’attività. “Io non ho paura per me, ma se dovessi riportare il contagio a mio figlio piccolo… Oppure far rischiare il massaggiatore, il fisioterapista o il medico della squadra, che non hanno più vent’anni, ecco… Questa è la mia grande paura”.
L’emergenza Coronavirus è ancora in una fase decisamente preoccupante La speranza è che si possa tornare alla normalità, anche se ci vorrà molto tempo. Ma sul ritorno in campo Fiorillo lancia la sua idea, tramite l’intervista raccolta dal giornalista Giancarlo Febbo. “Penso che, in fondo, concentrare tutto in uno spazio limitato di tempo, magari disputando solo playoff e playout, potrebbe essere ragionevole. Gli scontenti? Beh – ha aggiunto il portiere del Pescara sul quotidiano sportivo romano – quelli ci saranno sempre, ma bisogna cercare la soluzione più indolore”.