Vrenna afferma: “Farei allenare subito la squadra ma se un giocatore risulta positivo chi si prende la responsabilità?”
“Per la ripresa del campionato in A giocano gli interessi di parte, mi pare però sia stato raggiunto l’accordo per riniziare. E anche a noi piacerebbe ripartire, ma con garanzie, e adesso è arrivato il momento di prendere decisioni nette: i tempi si stanno dilatando enormemente, e il rischio è di compromettere anche la prossima stagione”. Così Gianni Vrenna, presidente del Crotone, intervenuto ai microfoni di Sportitalia, come riportato da tuttomercatoweb.com.
“Noi non ripartiremmo subito come la A, ma non abbiamo certezze o comunicazioni, e adesso è pure due mesi che siamo fermi – ha proseguito Vrenna – il protocollo è di difficile attuazione, e dovete tenere presente che a Crotone non si fanno tamponi. Ovvio poi che se si dovesse fare, ci metteremo nella condizione di essere adempienti. Io, se sarà possibile, da lunedì faccio anche allenare la squadra, ma se poi riprendiamo a giocare e un giocatore risulta positivo al Covid-19 come facciamo? Di chi è la responsabilità? A regola del datore di lavoro, che sarei io. Se ripartiamo allora, starò 24 ore su 24 a controllare tutti”.
“Ci siamo fermati nel momento migliore, venivamo da quattro vittorie consecutive, i ragazzi avevano raggiunto la giusta scia mentale, speriamo di continuare così qualora si riprendesse il campionato. In caso di mancata ripresa? Non mi esprimo, ci sono giù tanti miei colleghi che viaggiano con la fantasia. C’è un regolamento e l’importante è che non si facciano pasticci: lo stesso dice che vanno su le prime due”, conclude Vrenna.