Il direttore generale dei lagunari: “Un periodo orribile, ho vissuto momenti di forte preoccupazione e sconforto”.
Dante Scibilia, direttore generale del Venezia, dopo un test sierologico ha avuto conferma di aver contratto il coronavirus nel mese di marzo. “È stato un periodo orribile, prima della trasferta di Pisa mi si erano manifestati i sintomi del virus e a distanza di tempo penso che avrei potuto contagiare qualcuno visto l’abbraccio a fine partita con giocatori e staff”, ha raccontato lo stesso Scibilia sulle colonne del Corriere del Veneto.
“Ho vissuto momento di forte preoccupazione e sconforto, ho avuto problemi renali, tosse, febbre e un senso di stanchezza infinito. Sono rimasto a casa a lottare con il virus e alla fine avevo ottenuto unicamente di poter fare la lastra ai polmoni che aveva evidenziato solo un’infiammazione. Ci ho messo venti giorni per riprendermi dopo la scomparsa della febbre, attraversavo la strada e sembrava che avessi fatto una maratona. Ho preso tachipirina quando la febbre saliva oltre i 38 gradi. Il massimo che ho avuto è stato 38.5, ma ero distrutto come se la temperatura fosse salita fino a 41”, ha concluso Scibilia.