Una vittoria in rimonta sulla Sicula Leonzio regalò ai rossoblu il passaggio del turno dopo avere rischiato il capitombolo. Decisivo Okereke, entrato a partita in corsa…
Tutto cominciò esattamente due anni fa. Alle ore 20 al Marulla con la sfida Cosenza–Sicula Leonzio prese il via la cavalcata nei playoff di Serie C che portarono poi i Lupi in Serie B dopo 15 anni. Ma quanta fatica quella sera di maggio, davanti a 2.612 tifosi paganti. Siciliani in vantaggio grazie alla prodezza di Bollino su calcio di punizione e il raddoppio sfiorato da Foggia scattato in contropiede: tiro dal limite verso la porta, con il pallone deviato da Dermaku e bloccato quasi miracolosamente da un coraggioso Saracco. “Peccato per quel contropiede, tre contro uno, che non abbiamo saputo sfruttare: sarebbe stato il gol del 2-0“, dirà con un bel po’ di rammarico l’allenatore Diana a fine partita. L’episodio fortunato che cambiò la storia di quei playoff.
Decisive anche lo sostituzioni. Da entrambe le parti. Aimo tolse prima Arcidiacono (ex mai dimenticato Cosenza), poi Bollino e Foggia fino a quel momento spine nel fianco della difesa rossoblu. Dall’altra parte Braglia buttò nella mischia Okereke e Calamai, undici minuti più tardi anche Baclet. Un altro Cosenza. “L’ex attaccante dello Spezia – scrisse La Gazzetta dello Sport – ha prima firmato il pareggio (da applausi l’assist di Tutino, il quale si è fatto perdonare dopo i due clamorosi errori sotto porta nel corso del primo tempo), poi ha regalato a Baclet il pallone dal quale è scaturito il calcio di rigore (atterramento di Narciso) trasformato dallo stesso attaccante”.