Il giovane allenatore, da centrocampista una giovane promessa del calcio italiano, non è del tutto convinto sulla ripresa: “Una forzatura fare ripartire la Serie A, ci sono troppi interessi. La ripresa non sarà veloce…”
Franco Florio rappresenta un’altra cartolina di quel settore giovanile del Cosenza che sfornava talenti su talenti. Un centrocampista capace di abbinare tanta quantità e buona tecnica, oggi lo chiamerebbero tuttocampista. Ha giocato anche da terzino destro. L’ex rossoblu, oggi allenatore Uefa A, ha compiuto 44 anni lo scorso 18 aprile. Ha indossato la maglia dei Lupi con la quale ha totalizzato 58 presenze: 3 in Coppa Italia, 50 in Serie B e 5 in Serie C. Giovane promessa del calcio italiano, transitato anche nella Roma.
Dopo la parentesi americana come allenatore e allo stesso tempo con interessi imprenditoriali, Florio sta vivendo nella sua Cosenza l’emergenza Covid-19. Attento osservatore di ciò che accade attorno al calcio. “La ripartenza per la Serie A credo sia una vera e propria forzatura. Sinceramente non so dire se sia giusto o sbagliato, di certo è che attorno al calcio si muovono troppi interessi. I problemi più grossi si registreranno nelle altre categorie, anche in Serie B. Ne sono più che convinto”.
Il futuro non lo vede roseo l’ex talento rossoblu. “Di certo ci sarà un calo di budget, i numeri andranno a scemare. Sarà difficile vedere certe cifre muoversi attorno al calcio. Tutte gli interessi verranno concentrati verso la Champions League e la Serie A. Per chi lavora nel calcio minore ci sarà da soffrire. Se ci saranno meno soldi in tutte le attività, perché non dovrebbe essere così anche nel calcio? Mi convinco sempre di più che non ci sarà una ripresa veloce”.
Entra un po’ nel dettaglio Franco Florio. E fa alcuni esempi. “Prendiamo la Serie C: moltissime società erano già in crisi, all’agonia. In Serie B tanti club sono già in difficoltà. E poi: ci sarà meno gente allo stadio, meno soldi dalle televisioni e dagli sponsor. Se vogliamo fare una disamina razionale, questa ritengo sia la verità. Mi duole dirlo ma il calcio non sarà più come prima. Ci vorrà molto tempo prima che torni agli antichi splendori…”.
