L’ex commissario tecnico della nazionale italiana ha parlato sulla Gazzetta dello Sport delle problematiche che incontreranno i calciatori a giocare con il caldo
Nel prossimo fine settimana il calcio riparte, si comincia con le semifinali di Coppa Italia, poi toccherà anche al campionato cadetto, che riprenderà con il recupero della 25° giornata tra Ascoli e Cremonese. I calciatori saranno costretti a giocare col caldo, un’esperienza che Arrigo Sacchi conosce bene, avendo guidato la nazionale italiana nel mondiale americano del 1994.
L’ex allenatore del Milan ha rilasciato un’intervista sulle colonne della Gazzetta dello Sport, dove dà alcuni consigli ai tecnici: “La cosa più importante, quando si giocano partite ravvicinate, ogni 3 giorni, è recuperare le forze. Noi non ne avevamo la possibilità, perché dormivamo con l’aria condizionata accesa che non aiuta nel recupero. Fu una battaglia con il clima: non si respirava”.
Secondo Sacchi questi giorni di preparazione possono cambiare volto alla stagione:”Il periodo di preparazione fu fondamentale.Come lo sarà anche adesso. Le squadre che si troveranno meglio saranno quelle che avranno messo più benzina nei muscoli. Chi ha un gioco più dispendioso, potrà essere svantaggiata – e poi ha aggiunto – l’organizzazione di gioco. Se in campo sai quello che devi fare, allora parti in vantaggio sull’avversari. Può darsi che, in questo strano finale di stagione, le squadre più conservatrici, quelle che si concedono di meno, abbiano qualcosa di più sul piano fisico”.
E infine: “Agli allenatori dico: tirate fuori dai giocatori tutto l’entusiasmo che hanno. Arriverete lontano, perché sono le doti morali a determinare il successo”.
