L’allenatore ribadisce il suo credo tattico: “Anche in fase di non possesso dobbiamo imporre il nostro gioco. Al turnover penso poco anche se con tante partite ravvicinate…”
Lo stiamo ripetendo in tutte le salse: Cremonese–Cosenza è una partita troppo importante. Scontro diretto per la salvezza che va al di là della partita in calendario per la 30ª giornata del campionato di Serie B. Domani sera, venerdì 26 giugno, allo Zini (fischio d’inizio alle ore 21) potrebbe anche venire fuori una partita tatticamente chiusa, nel senso che si potrebbero vedere due squadre contratte. “Tatticamente – ha sottolineato Occhiuzzi – noi le partite le prepariamo sempre allo stesso modo, vogliamo essere noi a fare la gara anche nella fase di non possesso. Si lavora su come gestire i momenti della partita stessa, come gestire anche l’avversario. Sarà fondamentale l’aspetto mentale, perché figlio dell’unione di intenti. E durante la settimana alleniamo proprio questo. Lavoriamo molto anche sulle difficoltà che potranno scaturire nel corso della partita e saremo bravi a saperle affrontare sono certo che alla fine verrà fuori una bella partita”.
Ogni partita, da qui alla fine, avrà il suo peso. Al di là delle rispettive posizioni di classifica. Anche se il Cosenza è atteso da ben tre scontri diretti per la salvezza consecutivi. Tutti d’un fiato: venerdì la Cremonese, poi lunedì il Trapani e ancora venerdì prossimo l’Ascoli. In sette giorni tre snodi cruciali per la salvezza. Potrebbe esserci anche un turnover? Occhiuzzi apre a questa soluzione. “Durante la settimana non alleno mai una formazione tipo, anche perché ho un gruppo che per intero fa parte dell’undici titolare. Io mando sempre in campo chi vedo meglio durante la settimana di lavoro anche se è normale che nella partita ravvicinata lì si andranno a valutare un po’ le forze dei calciatori stessi. Avendo una rosa ampia, in ogni caso mi è tutto più facile. Amo tenere tutti sulla corda e – ha concluso l’allenatore del Cosenza – sono contento che la squadra abbia recepito questo messaggio, non a caso stanno pedalando nel modo giusto. Perché tutto viaggiamo verso un’unica direzione”.