Capitano e bomber dei Lupi ai tempi della Serie D, racconta su facebook le emozioni alla vigilia della partita più importante. “Un plauso a questi ragazzi e soprattutto al mio amico Occhiuzzi”
La foto della sua coscia destra con il lupo e un pallone tatuati. E un post dove scrive delle sue sensazioni alla vigilia della partita più importante della stagione. Manolo Mosciaro, 35 anni da compiere il prossimo 17 settembre, racconta la sua attesa per Cosenza–Juve Stabia di venerdì sera (fischio d’inizio alle ore 21), partita valevole per la 38ª e ultima giornata del campionato di Serie B. “Prima del ritorno della semifinale contro il Sudtirol – ricorda l’ex centravanti rossoblu su Facebook – feci un post dove esprimevo le mie sensazioni riguardo una vittoria che poteva avvenire senza grossi problemi, visto che non eravamo 11 in campo ma bensì 25 mila più i nostri mai dimenticati Catena, Bergamini e Marulla…”.
Dal passato al presente. Al momento del Cosenza dopo il successo di Empoli. “Oggi – aggiunge Mosciaro – mi sento di fare un plauso a questi ragazzi e soprattutto al mio amico Roberto Occhiuzzi: se il campionato fosse cominciato dopo il Covid noi saremmo primi in classifica, merito della sua band, professionalità e dell’attaccamento alla maglia e alla città…”. L’ex capitano e bomber del Cosenza chiude esternando le sue sensazioni. “Sono teso ma nello stesso tempo sono certo e sicuro che in campo ni mangiamo cumu lupi affamati… Quando si arriva mentalmente come ci siamo arrivati noi con questo, chiamiamolo, piccolo miracolo non si può fallire e sono stra-convinto che non falliremo… Sarò con voi a soffrire e gioire nel bene e nel male sempre e ovunque…. Cosenza nel mio cuore“.
