La disposizione arriva dal Comitato Tecnico Scientifico, agevolati così anche i club in caso di positività di un tesserato
Buone notizie per il mondo del calcio. Come si legge sull’ANSA, “le persone asintomatiche risultate positive alla ricerca di SARS-CoV-2 possono rientrare in comunità dopo un periodo di isolamento di almeno 10 giorni dalla comparsa della positività, al termine del quale va eseguito un test molecolare con risultato negativo (10 giorni + test)”.
Le ulteriori disposizioni del Comitato Tecnico Scientifico prevedono che “le persone sintomatiche risultate positive possono rientrare in comunità dopo un periodo di isolamento di almeno 10 giorni dalla comparsa dei sintomi accompagnato da un test molecolare con riscontro negativo eseguito dopo almeno 3 giorni senza sintomi (10 giorni, di cui almeno 3 giorni senza sintomi + test). I contatti stretti di casi con infezione confermati e identificati dalle autorità sanitarie, devono osservare un periodo di quarantena di 14 giorni dall’ultima esposizione al caso; oppure un periodo di quarantena di 10 giorni dall’ultima esposizione con un test antigenico o molecolare negativo effettuato il decimo giorno”.
Per quanto riguarda i campionati quindi i giocatori che risulteranno positivi non dovranno più restare “fuori causa” per due settimane ma per dieci giorni, agevolando quindi il reintegro in gruppo e il ritorno in campo.