Il gol annullato a Butic, il calcio di rigore inesistente assegnato al Pordenone e le espulsioni di Corsi e Berra, episodi che hanno spinto il presidente a chiedere con forza la tecnologia. E la riforma del campionato…
Un gol regolare di Butic sembrato più che regolare annullato al Pordenone. Un calcio di rigore regalato alla squadra di Tesser. Le espulsioni di Corsi e Berra che hanno innescato proteste più dalla parte del Cosenza che da club friulano. L’insufficiente direzione di gara dell’arbitro Meraviglia. Situazioni che hanno spinto il presidente Eugenio Guarascio a rilasciare alcune dichiarazioni tramite il sito del club.
“Episodi come quelli accaduti nella gara con il Pordenone – è scritto su ilcosenza.it – non fanno che avvalorare l’urgenza di inserire il Var anche in Serie B. Uno strumento indispensabile per supportare il lavoro della classe arbitrale. E garantire una corretta interpretazione di una miriade di circostanze che possono, innescare polemiche, determinare il risultato delle gare e di interi campionati”.
Il presidente Guarascio è andato oltre, chiedendo la modifica del format del campionato. “La Serie B ha bisogno di questa innovazione, così come di procedere ad una modifica del format che la renda meno precaria, con sette società su venti che ogni anno lasciano la nostra Lega. Un format a 22 o a 24 squadre assicurerebbe – ha concluso Guarascio – una maggiore stabilità al campionato degli italiani che è fucina di talenti per la massima serie e per la Nazionale“.