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Penna in Trasferta – Rodella di TifoBrescia: “Occhio allo spirito battagliero del Cosenza”

Il collega del network Tifosi in Rete analizza con noi il match che vedrà i Lupi in trasferta in casa delle Rondinelle

Il Cosenza, già archiviata la vittoria casalinga con il Chievo, è chiamato subito in campo. Martedì infatti è in programma la trasferta di Brescia, 26ª giornata di Serie BKT 2020/2021. Abbiamo fatto il punto in casa biancazzurra con il collega Alessandro Rodella, del nostro portale gemello TifoBrescia.it

Una stagione interlocutoria per il Brescia. Nell’ambiente ci si aspettava di lottare per la salvezza piuttosto che per un pronto ritorno in Serie A?
“L’ambiente è delusissimo da questa situazione, non oso immaginare cosa accadrebbe con i tifosi sugli spalti. La squadra è stata gestita male in estate tenendo alcuni giocatori controvoglia e ora il gruppo non è pronto per lottare con il coltello tra i denti”.

Sulla panchina, tenendo conto anche di Gastaldello, si sono alternati ben cinque tecnici. Quanto ha influito questo sulla stagione del Brescia?
“Ha influito tantissimo. Cellino lo si conosce: è fatto così e non dà tempo agli allenatori se non arrivano subito i risultati. Delneri, il ritorno di Lopez, la parentesi Dionigi e ora Clotet non hanno molti punti in comune: manca un vero progetto che guardi anche al futuro”.

L’impatto di Clotet Ruiz sembra comunque buono, però con l’Entella è arrivato solo un pareggio. Risultato che ha lasciato l’amaro in bocca?
“Il pareggio di sabato è quasi una sconfitta. Bisognava vincere, soprattutto per il morale, contro l’ultima in classifica che non faceva punti da oltre un mese. E invece se Joronen non avesse parato un rigore a De Luca, adesso saremmo addirittura qui a parlare di una sconfitta. Il secondo tempo di sabato è stato veramente imbarazzante”.

Nelle ultime settimane è letteralmente esploso Ayè, a oggi è lui l’uomo in più del Brescia?
“Ha subito tantissime critiche per un anno e mezzo: in Serie A faticava tantissimo e ha impiegato un po’ di tempo per adattarsi al nuovo ambiente. Ora non smette più di segnare: è a quota sei reti negli ultimi cinque incontri. Per un Ayè che è letteralmente esploso però c’è un Donnarumma che sta vivendo una preoccupante involuzione”.

Cosa teme maggiormente il Brescia di questo Cosenza?
“Teme lo spirito battagliero e la coesione del gruppo, oltre ad alcune individualità. Il Cosenza sa cosa significa lottare per non retrocedere e affronta ogni incontro con la fame di dover vincere a tutti i costi. La coppia Mbagoku-Carretta è una delle meglio assortite in serie cadetta”. 

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