Giorgio Roselli a TifoCosenza: “La Coppa un’emozione impossibile da dimenticare”

L’ex allenatore rossoblu in esclusiva ai nostri microfoni: “Fu un’impresa inaspettata”. Ma il tecnico ha anche un grande rammarico: “L’esonero è una ferita che difficilmente si rimarginerà”

“Sono emozioni impossibili da dimenticare”. Giorgio Roselli, ex allenatore del Cosenza, oggi tecnico della Vibonese, sarà sempre legato ai Lupi per il successo della Coppa Italia Lega Pro del 2015. “Venivamo da un campionato di sofferenza – ricorda Roselli, intervenuto in esclusiva ai microfoni di TifoCosenza Quando arrivai il Cosenza era all’ultimo posto e la situazione era complicata. Poi però ci siamo ripresi in campionato, arrivando decimi. Sinceramente neanche io puntavo o pensavo alla Coppa Italia, c’era prima un obiettivo più importante, la salvezza”. 

“Ricordo di essere arrivato a Cosenza il giorno della partita di Coppa con la Reggina – prosegue l’allenatore –. Non sono andato in panchina, dove è andato De Angelis, che divenne il secondo. La gara la vidi dalla tribuna con il presidente. Il match finì 0-0 e i rossoblu vinsero poi ai rigori. Successivamente eliminammo la Salernitana, che poi vinse il girone, quindi Juve Stabia, Pontedera e infine la finale con il Como. Fu inaspettato perché l’obiettivo principale era la salvezza, ma arrivò anche questa bella impresa”. 

Mister Roselli aprì in ciclo di due anni, interrottosi però bruscamente a fine 2016: “L’anno successivo sfiorammo i playoff, all’epoca tra l’altro si fermavano alla quarta posizione. Il rammarico invece è stato il mio terzo anno a Cosenza, quando, quinti in classifica, con sette punti nelle ultime quattro giornate, venni esonerato dopo il pareggio con il Catanzaro. Quella è una ferita che difficilmente si rimarginerà. Ma non ho da muovere nessun tipo di critica nei confronti della decisione. In quella piazza sono stato benissimo e le decisioni dei club vanno rispettate, come io decido sui calciatori. Chi comanda deve decidere, qualche volta si fa bene, qualche volta meno bene”. 

11 risposte

  1. Quella coppa Italia e’ un grande trofeo per il Cosenza e Roselli rimarrà comunque nella storia del club. Non fa un calcio spettacolare ma certamente efficace.

  2. Perdonatemi ma penso ci siano notizie più importanti da tenere sotto osservazione piuttosto che la coppa di Roselli del 2015!!

  3. Non parliamo delle cose passate che restano solo come beiricordi. Quel che duole è parlare del presente quando un allenatore mette le radici e non si riesce o non si vuole mandare via. Se ha una coscienza per il bene della propria squadra dovrebbe alzare i tacchi e andare via. Occhiuzzi è di te che sto parlando l’avrai capito vero? Tanto se resti è solo per vedere la pietosa fine della tua squadra che come un vero comandante di una nave che va al fondo per ultimo. Bella fine eroica per aver spedito in B il nostro amato Cosenza.

  4. Intanto Roselli per me è stato un grande mister..con quello che aveva come calciatori li faceva giocare al massimo…

  5. EH SI PERCHÉ LA PIAZZA VOLEVA A TUTTI I COSTI IL GRANDE ALLENATORE DE ANGELIS , che ovviamente non ha più allenato nessuno !!! IL SOLITO PROBLEMA DI COSENZA SI GIUDICANO I CALCIATORI E GLI ALLENATORI IN BASE ALLA LORO DISPONIBILITÀ VERSO IL PUBBLICO NON PER LE LORO REALI CAPACITÀ !!!

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